volete ammogliarvi? consigli pratici per non farsi spennare al divorzio.

eccosì volete sposarvi.
la vostra futura moglie è la cosa piùbbellissima mai capitata nella vostra vita?!?!?!
beh, buon per voi!

MA cerchiamo di usare un minimo di pragmaticità.
è come partecipare alla rulette russa, dove solo te (marito) giochi. e ci sono 5 colpi nel tamburo. quindi in un fatto puramente statistico… il rischio è solo tuo. la moglie è coperta dallo stato e dalle femministe mentre tu, hai un futuro di accuse di stupro, pedofilia, violenza.

ultimamente qualcuno ne aveva fatto ironia (vi ricordate il video di PIERCAMILLO DAVIGO E LE DICHIARAZIONI SU DIVORZIO E UXORICIDIO????)(ovviamente subito le femministe a vittimizzarsi e naziste come solito, chiedere la testa di Davigo, solito maskio oppressore violento misogino blah blah blah…) ma con l’ennesimo articolo su come, in caso di separazione, i maschietti finiscano culo all’aria (grazie alle mogli)(nulla di nuovo eh… ‘sti mariti sono un nuovo esercito di schiavi per le ex mogli, ma doveva dirlo un giornale per rendere ovvio l’ovvio) allora proviamo a mettere scritto qualche idea pratica. anche perchè la situazione è che abbiamo un 80% dei mariti ad elemosinare un pasto e a dormire nei rifugi alle varie caritas (sempre SE non tengono auto… in quel caso da bravi privilegiati ci dormono dentro) perchè lo stipendio se lo ruba piglia la moglie.

ovviamente per la cara nazifemministe è una finzione del patriarcato. e queste… hanno scoperto che i padri divorziati stanno sul lungo mare a spendere i soldi in puttane!!!!
eh si… oh si…… lo hanno detto davvero le femministe
ma tanto a loro non frega un cazzo nel dire una bestialità simili . da brave schifezze umane quali sono, possono dire impunemente il cazzo che pare loro… tanto sono femministe.

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nessuno osa contraddirle per non finire alla gestapo femminista in un secondo.

quindi: i maschi sono oppressori stupratori assassini violenti… e tutti pezzi di merda 🙂

finnocc

MA ANCHE DEGLI OTTIMI BANCOMAT A VITA.

per cui, ecco qualche consiglio che potrebbe tornare utile nel futuro di chi sarà futuro marito cornuto e mazzuolato dall’ex moglie:

non l’aiuto definitivo, ma un qualcosa.

1) Scegliete sempre la SEPARAZIONE dei beni al momento delle nozze. Se disgraziatamente avete scelto la comunione, inventate una balla (tipo: “per pagare meno tasse è meglio la separazione dei beni” il che tra l’altro è pure vero…) andate dal Notaio e cambiate regime.

2) Non ACQUISTATE MAI NULLA IN COMUNE. Se comprate la casa coniugale va intestata a LEI, con mutuo a carico di LEI: tanto in caso di separazione non rivedrete più la casa fino al 30° anno di età dell’ultimo figlio. Allora tanto vale che lei si becchi pure il mutuo.

3) Capitolo FIGLI = la formula da osservare è più o meno questa: per un figlio 15/20 per cento del vostro reddito; per due figli 20/25 per cento; per tre figli … per tre figli è uno spargimento di sangue assurdo. Un’ultima cosa: se la signora beneficia della casa coniugale il mantenimento si deve ridurre.

4) NON ACCETTATE MAI di pagare un mantenimento per lei. Se avete soldi da parte dateglieli e chiudete. Se avete un bene immobile, vendetelo e datele i soldi, oppure fate un prestito personale qualsiasi cosa ma MAI E POI MAI il mantenimento alla moglie che riverbera su un sacco di cose negative, anche dopo morti (non scherzo).. ad esempio, alla moglie divorziata che sia TITOLARE DI ASSEGNO, spetta un assegno a carico dell’eredità cioè a carico dei figli, principalmente. Dunque evitare il mantenimento con cura.

5) infine una norma di prudenza, ai fini della SUCCESSIONE EREDITARIA, IL DIVORZIO è indispensabile, perché il coniuge separato e non divorziato ha gli stessi diritti di quello regolarmente sposato. Dunque se non volete che la vostra ex partecipi alla vostra successione (toccare ferro e fare scongiuri a questo punto) divorziate: senza pagare mantenimento.

7) non andate in causa per nessun motivo. Per cinquanta euro di differenza di mantenimento figli al mese, pagherete una parcella minima di 5000,00 (cento mesi). Usate una parte di quei soldi per la consulenza di un bravo avvocato.

al momento, questo è quanto.

buona fortuna.

notevoli risultati femministi recenti

partiamo subito con il meglio:

l’ennesimo ghiotto e stupendo caso di suicidio maschile, post “accuse violenze sessuali #metoo”.

eh beh, qui la cosa è gustosa.

protagonista è tal Zoe Quinn.
finita sotto i riflettori per essersi dimostrata una che dava il culo (letteralmente) per aver ritorno di visibilità mediatica (scopava tizi vari nel marketing, che per lei, sviluppatrice indie di videogiochi, è tutto), quando scoperta dal fidanzato (che ha preso la cosa un pochetto male visto che ha pubblicato il tutto nelle varie pagine facebook / tweet) … la cara Zoe ha usato la carta “vittimismo” e beh, le femministe sono arrivate in tempo zero.
tutti coloro che accusavano la tizia di essere una schifosa merdaccia, traditrice oltretutto, sono stati accusati dal ciclone mediatico femminista di “molestie, trollaggio, misoginia“.

ma siamo SOLO all’inizio.

la gang femminista tira fuori un vespaio immondo ed eccoti spuntare dalle varie Zoe (si perchè a ‘sto punto… altre Zoe di turno si uniscono) con accuse di stupri e violenze sessuali da parte di *ma guarda il caso* sviluppatori di giochi rivali.
e le accuse sono tutte ben accolte dal femminismo.

perchè sappiamo che per il femminismo, l’accusa di violenza sessuale è a prescindere vera.

se credete io stia scherzando, v’invito a cercare tanta bellezza nei vari motori di ricerca e scoperchiare il vaso di pandora e vedere quanta merda ribolle nei crani femministi.

ma torniamo a Zoe.
ogni accusa tirata fuori da questa bellissima persona… beh… era “vera” ed oltretutto era esposta al “plateu” mediatico come un patibolo medioevale. (perfetta rappresentazione del femminismo).

e chi ci finisce di mezzo tra i tanti c’è anche tal Alec Holowka.

a questo punto le cose precipitano in peggio.
nella canonica caccia al colpevole maschio merda stupratore, in un ambiente folle e malvagio quale è quello femminista nel distruggere i maschi, anche i colleghi di Alec (per salvarsi la pelle)(nel vero senso della parola) hanno iniziato a fare muro e prendere le distanze. (come per tutti i regimi, chi deve sottostare cerca di sopravvivere… ed a volte… per sopravvivere si sacrifica anche gli amici)

riassumendo, la cara Zoe Quinn ha usato “modalità femminismo” e:
– frigna vittimismo
– guadagna visibilità
– accusa impunemente di fatti gravissimi tal Alec.
– Alec, ormai relegato e con le accuse finisce in depressione
– Alec viene sommerso di antidepressivi dalla psicologa di turno.
– Alec si suicida perchè si ritrova infamato e con la vita distrutta.
– Quin e tutto il femminismo si rivendono comunque come vittime. LORO!!!! (per un maschio che si suicida… eh vabbè! parliamo di cose veramente serie come il patriarcatooh!!!11!!)

da qualche giorno, gli account di Quinn non sono più raggungibili.
motivo? si è cancellata. e perchè si è cancellata? ma perchè oppressa dagli haters!!! (invito a fare una ricerca su goooooogle. tutti intitolano “haters contro la povera sviluppatrice)

eccosì mentre la sorella del suicida si affretta a scrivere via twitter che “mio fratello voleva bene a Quinn, aveva sempre avuto pensieri suicidi, voi haters usate questa tragedia per scopi politiciiih!!!!111!” (quando anche il legame di sangue è merda ed il femminismo è tutto) il fratello di Alec, lascia online una versione un attimino diversa ed a questo punto inquietante. una versione che non è proprio uguale a quella della sorella femminista. tanto alla sorella… che cazzo glieffrega, ha un parente patriarcale oppressivo de meno… ce ne fossero di occasioni simili per ogni femminista!

e ovviamente, quando i media sono dominati dal femminismo… come t’intitolano il suicidio?

Dev Alec Holowka muore.

ah.

stupendo.

“il femminismo vuole solo parità e non odia i maschi!”
“maschi tutti pezzi di merda! maschi tutti stupratori!”

eh si…

we-all-can-do-it

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ma lasciamo perdere cotanto splendore e passiamo a qualcosa di MEGLIO.

da un suicidio di un maschio pezzo di merda… ad una femminista pedofila.

julia vickerman era la creatrice di uno show tv per bambini. tal “dodicenne per sempre” (12 Forever). questa, un bel giorno, viene ringraziata per i suoi servigi e lasciata a casa. credo senza rinnovo contrattuale.

poi ti passa il tempo…
ma tanto…
…e qualcuno trova sul twitter della vickerman, robe che… beh… se fossero state scritte da un maschio… sarebbe intervenuto l’esercito con le bombe al napalm.

la cara Julia ha un sacco di pensieri e commenti pro pedofilia. ammira i bambini, sogna di poterci avere a che fare (no, non per giocare a pallone) e tutto il resto.
i tweet vengono salvati ed incominciano a girare.
Julia a ‘sto punto, chiude tutti gli account.

e niente. così finisce la storia 🙂

e qui si ritorna ALLE SOLITE.
come procede il femminismo? sdrammatizzare e sminuire le proprie carnefici per poi ripuntare: siamo NOI le vittime, il patriarcato crea mostri.
e per questo caso? beh, la cara julia è chiaramente vittimia del patriarcato! è sicuramente malata!!! necessita di aiutoooh!!!! e poi per una volta che è una femmina!!!!!!!!! e le cavallette poi?!?!?!?!

è sempre la solita procedura.
è vittima.
è malata.
ha bisogno di aiuto.
eh ma comunque i maschi.
le femmine non lo fanno e se lo fanno non ci sono statistiche e se VOI tenete le statistiche allora sono inaffidabili perchè lo dice il femminismo (invece se le statistiche le tengono le femministe stesse allora queste sono affidabilissime come si è sempre visto)(specie quando l’Istat si ritrova statistiche femministe sfalsate perchè chi le ha condotte è una nazi femminista… ed ha forzato i dati per il credo religioso femminista stesso… eh? qualcuno si ricorda la cara Linda Laura Sabbadini????)

lo si vede da SEMPRE.
una femmina combina qualcosa di illegalissimo? cascata di scusanti.
stesso evento compiuto da un maschio? PATRIARCATOOH! SESSISMOOOH! VIOLENZAAAH!!!!11!!1!ӣ!

e tanto per… quanto deve essere piacevole per una femminista fare un giro nei vari social group tipo reddit & co e leggere di parenti che si sfogano online perchè si sono ritrovati figli suicidi perchè molestati da questa o quella tizia?
se non è vittoria femminista questa, non saprei come altro definirla.

tanto per ricordare:

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maschi tutti pezzi di merda. il femminismo vuole parità e giustizia

marmotta

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visto il tutto, stemperiamo un attimo la situazione.

parliamo di sport?

per il femminismo avere atlet* trans è giusto.
per il femminismo avere atlet* trans è sbagliato.

epico eh?
è SEMPRE epico quando si parla di femminismo.

con l’introduzione dei trans nelle loro categorie *ideologiche* e non legate al DNA (ero maschio ma mi sento femmina, quindi gareggio con le femmine)(viceversa) s’incominciano ad intravedere in certi settori dei risultati… COMICI.
stupendi.
in america ci sono stati personaggi che hanno STRAvinto nel ciclismo, nella corsa sprint, atletica. e poi il meglio: boxe ed MMA.
ma se nelle prime categorie, tutto sommato, la lotta è stata solamente patetica… in settori “fisici” di contatto… è stato un massacro al punto che molte persone sono rimaste piuttosto infastidite.

se il corridore femmina (ma XY) arriva con un paio di sec di vantaggio sulle altre (XX) in uno sprint dei 100 o 200 mt… beh… vabbè. è come rubare un lecca lecca ad un bimbo.
ma quando in MMA vedi una combattente pestata a sangue da una figura che si spaccia per femmina ma ha una gabbia toracica grossa il doppio dell’avversaria e due spalle che ci potresti parcheggiarci sopra un TIR… beh… lascia un attimo disorientati.
…e credo che disorientate lo siano anche le varie atlete spaccate dalle legnate prese… che tanto femministe ora non lo saranno più tanto.
vi ci è voluta qualche mazzata per capire “eh ma siamo uguali” eh?

poi vabbè… quando si leggono le spiegazioni pseudo scientifiche femministe pro trans che ti spiegano il livello percentuale accettabile del testosterone o delle molecole X… e poi vedi uscire una mezza sfasciata… forse accetti la realtà di quante STRONZATE il femminismo riesca a produrre impunemente.

ora, io capisco che i trans vogliano gareggiare. ne hanno tutto il diritto. FORSE però, sarebbe ideale inserirli laddove compete loro.
a meno che, a loro interessi solo vincere facile.
proprio come le femministe.

io aspetto con fervore il momento magico in cui ci saranno persone che, boh.. chessò… sentendosi cavalli, vorranno gareggiare contro cavalli negli ippodromi. un momento stupendo che verrà superato dagli stessi quando frigneranno per il gap e faranno l’unica cosa femminista possibile: lagnarsi, protestare e frignare ingiustiziaaah!!! “eeeh i cavalli sono privilegiati è ingiusto”

è il festival del “FACCIAMO COME CAZZO CI PARE” tanto me lo permette impunemente il femminismo, quindi ma che cazzo me ne frega.

l’importante è maschi tutti pezzi di merda / maschi tutti stupratori / il femminismo vuole parità e giustizia.

Gilette, la femminista buona. maschi? merde.

nessun preambolo: il motivo per cui, lo spot Gilette è stato da subito travolto da insulti e voti negativi è legato al MODO in cui viene veicolato messaggio e concetto.

se ai tuoi presumibili clienti, dopo aver mostrato maschi buoni e maschi cattivi, vai a dire “è questo il meglio che un uomo può dare” e “ci sono già maschi chi fanno la differenza, ma non sono abbastanza” allora scegli volontariamente di essere cretino.
perchè ogni maschio, dopo aver visto la pubblicità, non può fare altro che rapportarsi a quanto vede e fare un 2+2. che tradotto diventa: oggi ho tenuto quel livello etico morale di quei maschi mostrati in quello spot? (come dice la pubblicità “Is this the best a man can get?”).
no? (ho salvato una vittima dal bullismo? ho evitato che una lei venisse importunata? ho evitato che un’altra lei venisse approcciata per strada? sono stato a caccia d’ingiustizie nel mondo dopo essermi spaccato il culo a lavoro per 8 o 12 ore? sfido a dire il contrario). 

quindi non ho dato il meglio!
quindi, se non se non sono stato a quel livello… Gilette e la società mi considerano un conglomerato fecale simil cilindrico. tradotto: una merda.
che è proprio quello che dicono le femministe: uomini tutti pezzi di merda.

il VERO messaggio di Gilette.
il SOLITO messaggio del femminismo.

punto.

e chi ha ideato questo spot?
una femminista. ovvero Kim Gehrig.
è il the Guardian a scopre essere lei l’ideatrice dello spot.
eh si.

una femminista che crea uno spot per i maschi, mostrando loro come li vede e come loro DEVONO essere.

kim_marketingKim Gehrig al 44 Club Marketing to Women Maggio 2015

lo spot gilette lascia subito capire il livello, tra 4 inquadrature forzatamente drammatiche, tanti buoni sentimenti da magico mondo di marzapane e moralità da predicozzo qualunquista ipocrita.
immagini, scene e frasi racchiudono tutto il senso volutamente accusatorio, qualunquista e dispregiativo rivolto direttamente ai maschi. 

ed è anche un perfetto esempio di come, il femminismo, imponga la sua visione alienata a tutto il pianeta. anche nelle aziende di marketing. anche alle aziende clienti, come Gilette. anche alla società, che ora è inorridita dalle reazioni “maschiliste misogine”.

e parlando di femministe, è comico vederle letteralmente sconcertate per le critiche ed insulti che lo spot si è guadagnato. perchè a detta loro, lo spot “non mostra solo i maschi tossici MA mostra come ci siano ANCHE ALCUNE figure maschili positive e buone. per la prossima generazione“.
ahah! “ALCUNE”.
qual bontà!

se un domani un prodotto commerciale femminile si permettesse di fare quanto fatto da Gilette, ma rivolto al genere femminile… verrebbe accolto gioiosamente dalle stesse femministe e dalla stessa società istruita dal femminismo? (domanda retorica)

…se domani lo Chanel n°5, al posto di far uscire da una piscina di oro liquido, una venere radiosa nella sottoforma della Charlize Theron, girasse uno spot in cui vengono proposte scene di donne bugiarde, infime, violente, codarde, piangenti, scene pieni di luoghi comuni femminili negativi… e a seguire un “è questo il meglio che una femmina può essere??? / ci sono femmine migliori di queste, ma non sono abbastanza” … sappiamo tutti come finirebbe. in tempo zero, pubblicità e chi vi è legato, verrebbero epurati in Siberia.
e ci sarebbe una campagna anti oppressione misogina anti violenza anti tutto.
tanto per rimarcare il vittimismo femminista innato.
se mai qualcuno non lo avesse mai notato.

eeeeeh la parità dei sessi voluta dal femminismo… che bella storia.

ma alla fine, cosa si può pretendere?
tutti sono abituati al canonico “ma dove sono finiti tutti gli uomini di valore?domanda ormai naturale ed istituzionalizzata.
questo perchè interiorizzato nella società e di comodo al femminismo.
ma a dire un “DOVE SONO FINITE TUTTE LE DONNE DI VALORE?” sia mai! sarebbe una provocazione sessista, violenta, misogina, oppressiva. un qualcosa di neanche inimmaginabile. ma tanto il femminismo lotta contro stereotipazioni, no? lotterà sicuramente contro questo!!!!1!!!!!!2!122!”!”1$”£”!$”!%”£$$&/!!!

c’è una domanda che mi sorge spontanea da questa storia: visto che i maschi sono tutti pezzi di merda stupratori oppressori misogini violenti, com’è che le femministe nella vita quotidiana non vanno MAI a dirlo in faccia al conoscente, al collega, al parente?!?!?!?!?!
secondo la visione femminista, il mondo maschilista oppressivo ha così tanti maschi pezzi di merda oppressivi violenti che è impossibile vivere. eppure io non vedo MAI femministe fare ramanzine a nessuno maschio nella vita di tutti i giorni. mai.
in internet sono tutte femministe ed oppresse. nella realtà di tutti i giorni, sono tutte pacate e ponderate. nella realtà, la gravità viene meno?
le femministe stanno sempre e solo nel loro brodo a raccontarsela tra loro o in manifestazioni o rintanate dai loro blog, ad urlare di una figura di maschio GENERICO. eterico. maschio che non ha mai nome e cognome. MAI.
e no, additare non è diffamazione, poche scuse.
il femminismo ha sempre questa ideologia reazionaria nei confronti di un maschio idealizzato. ma se lo si cerca nella realtà… chi sono questi maschi?
fuori le liste… avanti.
siamo 7 miliardi emmezzo. ne troveremo ALMENO una dozzina?

o forse questo listare non viene fatto per il rispetto a qualche forma di privacy?
strana preoccupazione… perchè il femminismo stesso dice che è meglio mandare in carcere 99 innocenti che non lasciare un violento VERO a piede liberoe questo, incarcerare un innocente, capita VERAMENTE nella realtà. e non da ieri… ma da decenni.
quindi… a che gioco si gioca?
quello del faccio quello che voglio, quando voglio e come voglio… da principessina viziata? sputo odio feroce nei confronti di una figura idealizzata tutta mia, che mi sono costruita e di cui sono vittima, perchè ho sentito che una lei da qualche parte è stata veramente vittima di una persona malvagia di cui mi sono creato una fobia?
si.

beh, ottimo.

e ora… chi salverà Gilette?

gilette_day

il femminismo.
il femminismo salva il mondo, il femminismo salverà anche Gilette.
auguri Gilette.

🙂

razzismooooh maschilistaaah patriarcaleeh COLONIALEEEhhH!!!11!!

pare che miss Algeria sia stata insultata, online.
…dai connazionali.
insulti di che tipo? di quelli razzisti.
tipo “pelle scura orribile” o “ha i capelli ricci ed il naso da negra“.

miss_algerie

eh si… in Algeria.

ed ovviamente, chi è alla ricerca ossessiva di giustificazioni per odiare il maschio stupratore privilegiato pezzo di merda bianco cis? ma ovviamente loro, le femministe.
quindi basta unire quest’odio represso, con la notizia di turno… ed ecco nascere un nuovo forzato dramma isterico femminista. quindi vuoi quel motivo, vuoi che per rimanere indicizzate da google devi cacare fuori quanta più merda possibile… ed ecco che le femministe colgono la palla al balzo e fanno combo: la ragazza insultata? è il risultato del fenomeno di colonizzazione mondiale del maschio biancooooh!!!! sessismo patriarcaleeeeeh!!!! il modello COLONIALE del maschio bianco tossico ha inquinato il mondo puro e soave fatto di unicorni tra gli arcobaleni sopra casette di marzapaneeeeeh!!!! oppressioneeeeeh!!!

…perchè è risaputo come i nord africani NON SIANO MAI STATI RAZZISTI verso i sub sahariani… ma noooooooooooo…. figuriamoci!!! li hanno sempre accolti facendo salti di gioia! si si… certo.
* i profughi sub sahariani che finiscono nei paesi nord africani, vengono letteralmente torturati con odio feroce appena vi è l’opportunità. le tratte dei migranti ha portato alla luce anche questa realtà.
* e tanto per ricordare… in Rwanda nel 1994 sono morte trucidate un milione di persone in 3 mesi, per odio razziale. e meglio omettere le migliaia di morti in infinite guerre tribali (senza considerare neanche quelle tra partiti e nazioni), di cui ormai non si sa neanche più il motivo originale scatenante…

FORSE si potrebbe dire che tutti i popoli, ovunque siano, hanno il razzismo radicato nel proprio io.
un esempio sono i giapponesi che chiamano gaijin ogni straniero. e gaijin NON E’ un termine “dolce” ma risuona usato con intento dispregiativo, razzista, cattivo.
gli islamici stessi insegnano: dalle guerre “di religione” alle figuracce quando ripresi dalle videocamere dai vacanzieri (pensando di non essere capiti, usano termini dispregiativi nei confronti dei bianchi)(dire”maiali” non inteso per persone che mangiano tanto), a popoli del nord che etichettano in malo modo chi non è con pelle chiara. in Asia è lo stesso per chi non ha determinati tratti somatici o usa un accento di un determinato posto. e guardando nella storia, lo schiavismo ai tempi in cui il maschio bianco stava nelle caverne o in capanne di fango, era prassi quotidiana…

ma, ehy… sei femminista? ed allora PUOI RISCRIVERE LA STORIA COME MEGLIO CREDI!!!! Algeria razzista per colpa dei maschi bianchi tutti pezzi di merdaaaah!

ed anche questo caso diventa l’ennesimo costrutto di un femminismo letteralmente psicotico, che mischia “odio razzista” all’evergreen “uomo bianco coloniale“. uomo bianco che in qualche modo deve essere odiato. ossessivamente tramite scusanti anche le più assurde.

ma la cosa diventa ulteriormente comica quando, dopo i post relativi a miss Algeria nei blog femministi… alcune femmine, che fanno uso di intelligenza (quell’intelligenza che manca alle autrici femministe, accecate come sono dall’idea auto costruita di maschio bianco dominante oppressivo ed omni presente), rispondono facendo notare come il razzismo è ovunque, anche in quei luoghi.

ed è imbarazzo.

…come sempre, nel femminismo.

femminismo puro: maschi inferiori, violenti.

lo spunto, come al solito, viene dall’acropoli nazifemminista itaGliana: la 27esimaora.
l’articolo è: «D’altronde è un maschio… » Le cose cambiano, ma perché così lentamente? articolo che nella prima parte SEMBRAVA essere provocatorio. provocare per far riflettere. invece… invece l’articolo è quello che il femminismo dice di combattere: sessista.

riassumendo l’articolo, si potrebbe condensare il tutto in un: “femmine superiori, maschi mongoloidi. ma siamo comunque schiave nel patriarcatooooh!
…al che viene da chiedersi… ma come? siete superiori… ma siete comunque schiave dei nemici maschi (mongoloidi)(“e tutti pezzi di merda” cit.)????? non saprei… non è che FORSE avete sbagliato qualcosa?!?!??! ma ehy! sia mai!!!! essere nazifem / radfem significa non sbagliare, perchè lo sbaglio è l’esistenza del maschio! il maschio è la spiegazione di ogni male su questo pianeta.
…e detto questo, meglio ricordare che “il femminismo vuole la parità“!

comunque, tornando all’articolo…  l’autrice è Barbara Mapelli. una che si definisce pedagogista e che si occupa (…) negli ambiti dell’educazione (dopo aver letto i suoi articoli, non le affiderei la custodia di una foglia secca in autunno, figuriamoci la formazione di un individuo). ma tant’è. il corriere le permette di vomitare il suo nazifemminismo con totale naturalezza, senza rendere conto di niente e di nessuno di ogni parola defecata nel testo.

e qui si ritorna all’articolo, che tramite un racconto, spara fuori dei puri concetti femministi senza filtri di sorta. e ne bastano quella prima manciata, per rimanere sbalorditi: superiorità femminile -> valore innato femminile = scontato per le femmine stesse. situazione che porta ad una consapevolezza tranquilla, di preminenza. esente dal doversi dimostrare, ovviamente. perchè femmina è superiorità. più intelligente. più brava. più furba. più meglio. punto.
e… lui? bhe… è risaputo. non c’è bisogno di prove: il maschio è un mongoloide (e pezzo di merda, sempre bene citare l’Angela Finocchiaro). ma d’altronde… cosa altro può fare il merda? è poco incline al ragionamento, al giudizio ed alla valutazione ed è  insensibile di natura. e “forse”… violento. e questo essere violento è un dato di fatto: lo dicono le statistiche.

per cui, si arriva al costrutto classico femminista: maschi ritardati, che falliscono a scuola, inferiori negli studi, come poi nel lavoro. decadenti. mongoloidi. difettosi per natura. e poi violenti! la violenza dei maschi è dimostrazione di come reagiscano al successo delle femmine (?)il maschio realizza la sua mera e patetica esistenza osservando invidiosamente la vincente femmina ed ha come unica scelta rimanente (nella sua inutilità) l’esplodere di rabbia (contro la stessa femmina) oppure odiarle passivamente.
si, è palese PSYWAR. dove imperano gli assoluti più banali, identificati tramite gli usuali clichè femministi: i cattivi maschi truci, le celestiali illuminate femmine incatenate dai bruti oppressori maschi (tutti pezzi di merda, sempre bene ricordarlo).

ma c’è spazio ancora per altre perle. tipo:

“occorreva che le donne alla Camera o al Senato fossero molte e avrebbero rovesciato le logiche maschili del fare politica. Non è avvenuto

tralasciando un attimo la comicità involontaria… viene solo da dire: fatevi una domanda, datevi una risposta. che la cosa è imbarazzante, persino a me.

notare come le persone normali, a quel dilemma, cerchino di trovare spiegazioni tramite riflessioni, dai dati che riescono a trovare e/o ricavare. ma questo è valevole per persone normali; la femminista, che normale non è, come definisce il tutto? nella spiegazione – slogan alienato squadrista femminista: è colpa del patriarcatoooooh!!!11!!

ma un attimo: il “non è avvenuto” è interessante.
come spiegarlo non saprei. ma ipotizzo che, nella complessità della vita, della società e dell’attuale momento, forse non ci sono altre soluzioni migliori. o forse eventuali cambiamenti pretesi non erano poi così graditi dalla maggior parte della popolazione. o forse… erano inapplicabili, troppo utopici. o forse ci vuole tempo.
di sicuro, se la femminista liquida tutto con “maschi pezzi di merda” (che rimane una semplice affermazione provocatoria della Finocchiaro, ma una verità se non LA verità per le femministe) ALLORA come contraccambio si potrebbe liquidare quel “non è avvenuto” in modo “provocatorio” con qualche battutaccia sessista maschilista misogina. ma evitiamo: non sarebbe divertente. sarebbe solo una fredda e mera ripicca. e la ripicca è la linfa vitale femminista.

altre perla:

“la maggior dimestichezza degli uomini con la gestione del potere, delle relazioni istituzionali e partitiche hanno superato le forse maggiori competenze nei diversi campi delle donne”

meglio riproporre: le femmine hanno maggior competenza ma vengono superate dagli uomini perchè questi hanno dimestichezza con la gestione del potere, delle relazioni istituzionali e partitiche. 

un attimo.

la stessa nazifemminista che spara “le femmine sono il meglio, a scuola e a lavoro” …per spiegare come le femmine non riescano ad agguantare la gestione del potere, delle relazioni istituzionali e partitiche… trova come spiegazione “perchè i maschi ne hanno più dimestichezza con la gestione del potere, delle relazioni istituzionali e partitiche“?!?!?!?!?!?!?! MA CHE CAZZO E’?!?!?!?!?! i maschi vanno segretamente nella scuola di dimestichezza della gestione del potere, delle relazioni istituzionali e partitiche?!?!?!?!? ma porcatroia, solo nel mondo femminista poteva essere detta impunemente e tranquillamente una bestialità simile.
imbarazzo totale.

e per piacere, usare per l’ennesima volta il “è colpa del patriarcatono! per favore no. un’imbarazzo empatico alla volta!

ma il piacere non termina. l’articolo della Mapelli offre altre perle. tra cui un ennesimo pensiero femminista puro e cristallino:

“…femmine più brave a scuola ed all’università, ben presto avrebbero segnato un sorpasso di natura culturale e di competenze non solo nei luoghi dell’istruzione, e una consapevolezza forte di questo vantaggio; uomini lasciati indietro…

tralasciando l’ironia della situazione in cui, se un maschio dice “d’altronde è una femmina…” o “femmine lasciate indietro” viene piccato istantaneamente di violenta misoginia (giustamente) MA se una femminista si dimostra apertamente sessista dicendo “maschi lasciati indietro, maschi inferiori, maschi violenti” o “è solo un maschio, alla fine…” questa si auto valuta come illuminata e progressista tra gli applausi generali… il concetto della nazifem Mapelli mostra, involontariamente, LA realtà attuale e del prossimo futuro: l’occidente ha preso direzione, con somma felicità femminista, di sempre meno maschi nelle università.

una persona normale noterebbe come, se le femmine eccellono nelle materie scolastiche ed i maschi no… FORSE c’è da risolvere qualche cosa. forse c’è un modello sociale e scolastico che non calza (genericamente) ai maschi… forse bisognerebbe rivedere la situazione. ma… ehy… silenzio! l’importante, per il femminismo, è levare sempre più maschi (tutti pezzi di merda)(e stupratori) dalle scuole. e questo significa anche  che generazioni future di maschi, hanno già il destino segnato. fuori dalle scuole. fuori dal sapere. nella povertà e nella stupidità. rovinati ancor prima di essere rovinati. e questo… è IL successo femminista.

più femmine nel sapere, è più femmine nel potere. sapere è potere. più maschi allontanati (indirettamente! perchè quando sei femminista, essere ipocrita è l’essenza del proprio io…)(non hai neanche quel minimo di viltà per colpire direttamente, ma fai in modo che “capiti”) allontanati dal sapere per poterli colpire in ripicca e colpevolizzare in tranquillità, senza che questi abbiano raziocinio per difendersi e contro ribattere, come perfette mucche, quiete, al macello.

venire a sapere che le università hanno ormai tutti i settori occupati in prevalenza dalle femmine (anche le discipline STEM stanno curvando verso il femminile) dovrebbe far riflettere eticamente un minimo. bhe… sicuramente le femministe hanno riflettuto. come? è un grande successo! siamo di più perchè noi femmine siamo migliori! 

eccolo il vero femminismo.

e poi arriva la chiusa, dolce ed immancabile:

“mi va di aggiungere che non tutti gli uomini hanno poco discernimento e sensibilità, e quelli che si sottraggono alle norme di queste virilità esibite e fragili desideriamo siano con noi.”

perchè?

desiderate stiano con voi perchè avete bisogno di rinfacciargli, quando fa comodo a voi femministe, che i maschi sono privilegiati? oppressori? stupratori?

 

ma voi maschi desiderereste stare con loro?

waaat

quando le femministe ti regalano (involontariamente) un sorriso

…o più di uno.

caso 1.
perchè nessuno pensa alla cavalleriaaaaah?!?!?!!? (cit.)
in un post di analisi al movimento #metoo, una blogger femminista si ritrova a notare come il suo movimento abbia fatto LEGGERMENTE tabula rasa di qualsiasi elemento/atteggiamento maschile, tanto che ormai l’essere maschile è sinonimo di male (totale).

un attimo… una critica nei confronti del femminismo da parte di femminista????
strano.
MOOOLTO strano.
come mai questa inusuale attività?

bhe… il motivo è dato dal fatto che la femminista nota la scomparsa della “cavalleria”: quei gesti “gentili” per una lei, come l’aprire una porta, pagare il conto, l’essere galanti, l’arte della seduzione romantica, etc etc etc.
gesti e modi ormai “ricordo” passato, a causa dalla paura maschile (sempre più diffusa) di rimediare un molto probabile “VAFFANCULO MASCHIO PEZZO DI MERDA, MI STAI OPPRIMENDOOOH, MI STAI VIOLENTANDO CON LO SGUARDOOOOo0!!1!” (o di trovarsi accusati di molestie, in tempo zero).

la cosa ha anche quel non so che di deviato quando spuntano riflessioni, modello corollario, tipo “si ma femminismo è diritti per le donne, la galanteria è un dovere maschile

e a quando i DOVERI per le femministe? nel giorno del mai, immagino.
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caso 2: 
maschi pezzi di merdaaaah! …ma perchè non credete in noi femministe? 😦
si è bipolarismo isterico non indifferente. chiamato normalmente anche femminismo.
comuque…
capita che dopo i giorni di manifestazione femminista in novembre “contro la violenza e femminicidio“, su alcuni blog/siti femministi siano spuntate domande stupende, che era doveroso salvare. domande tipo: MA PERCHE’ I MASKI IGNORANO NOI FEMMINISTEEEH?!?!?! ma perchè non credono in noi?!?!?!?! ma perchè non ci sostengono?!?!?!?!?!?! ma perchè non dicono qualcosa (in favore nostro)?!?!?!?!
ah. ah. ah. ah.
epico.

bhe… FORSE il femminismo è ormai “ignorato” per come ha passato gli ultimi… bho, diciamo 30 o 40 anni a catalogare i maschi come merde, assassini, stupratori, infami, vigliacchi, sadici, malvagi, uguali a figli di boss mafiosi, “maschi tutti pezzi di merda”. (cit. varie).
anche il divulgare dati leggermente di parte / se non completamente faziosi (maschi sempre carnefici, femmine sempre vittime) forse non ha aiutato moltissimo.
lo stesso prendere il femminismo, come atto di fede assoluta (e GUAI a notare contraddizioni in essi), potrebbe avere influito un attimo in negativo eh…

ed ORA…, dopo tutto questo, qualcun* si chiede “MA COME MAI TANTO ASTIO PER LE INNOCENTI FEMMINISTE?
ma chissà come mai!!!! 
eh si, “è proprio strano” sapere che la quasi totalità dei portatori di cromosomi non XX, stiano a NON scalpitare per essere considerati/etichettati/catalogati/visti/definiti come merde infami privilegiati violenti misogini!
capiterina che stranezza!!! veramente strano che sti maschi non si autoaccusino SOMMARIAMENTE e spontaneamente.

e così il sogno femminista dovuto, di vedere maschi che si auto denunciano come subumani defecati in forma simil femminile… svanisce. niente maschi che ammettono di essere delle merde, in un miasma orgasmico masochista, niente maschi che fanno salti mortali o fanno a gara per ammettere che hanno colpe, che DEVENO avere colpe (tanto almeno una colpa ne avranno… i maski sono tutti oppressori, ‘sti pezzi di merda!) e che l’unica via di salvezza, del loro io, è nel femminismo.
femminismo che poi li premia ricordando loro di essere dei pezzi di merda privilegiati stupratori! ahahahaha.

ed alla fine? “sti maledetti ci ignorano pure! ma come fanno ad essere così schifosamente misogini!?!?!?!? dopo tutto quello fatto, veniamo anche ignorate?!?!?!?! che irriconoscenza misogina!!!!”
…femministe che la combinano, per poi rimanere stupefatte (e pure risentite) dai risultati ottenuti! stupendo.

colpa del patriarcato per screditare le femministe ovviamente!
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caso 3.
no aspettate maschi pezzi di merda, non siete tutti stupratori ed assassini!!!1!11!”
…e poi ti capita di leggere un tentativo patetico di recupero: Emma Watson (Ermione di Herry Potter, tanto per capirci) tiene l’ennesimo discorso femminista (ormai più famosa per questi discorsi che non per i film…) dove afferma:”e più ho parlato di femminismo, più ho capito che lottare per i diritti delle donne è troppo spesso diventato sinonimo di “odiare gli uomini“.

femminismo che odia anche Emma Watson in 3, 2, 1…
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caso 4.
crepate maschi bianchi occidentali pezzi di mmerda. MA PRIMA difendeteci dai mori!
il maschio etero bianco è l’emblema del male, l’oppressione pura machista patriarcale violenta sadica satanica stupratrice ed assassina. MA nel momento in cui le femministe si rendono conto che oltre mare ci sono immigrati che portano la loro cultura non molto pro femminismo… (qualcuno ricorda i fatti di Colonia? si??? buongiornissimo!), arrivano di conseguenza (MA SOLO IN QUESTO CASO) ragionamenti molto freddi ed analitici (che nei blog femministi sono frequenti quanto vedere gli unicorni negli zoo).
…eccosì… capita che, note nazifemministe, si facciano quei ragionamenti. tipo: “ma se sti maschi etero bianchi pezzi di merda stupratori violenti oppressori… sono in estinzione demografica… e contemporaneamente stanno arrivando bastimenti carichi di maschi extracomunitari… maschi che, tra le altre cose, il femminismo lo apprezzano nella sotto forma di punchball… non è che passiamo da una oppressione maschilista… ad una oppressione maschilista più… vera e pratica?


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banalità & retorica: Marina Terragni. ovvero: puro femminismo.

trovo sul corriere (e dove se no), in quello stupendo spazio propagandistico femminista della 27esimaora, la pubblicità del libro della mitica Marina Terragni, una nota omofoba/misandrica/razzista/fascista della miglior specie,con la Sargentini che pubblica, ligia ligia, il tutto (link) esaltandone la figura , il pensiero (dalle mie parti si tradurrebbe in psicosi) e quanto pubblicato.

ancor prima di passare all’articolo legato al libro della naziradfem (cavolo… ma si stampa veramente tutto… ok che la carta si ricicla, ma… vabbè) c’è da notare l’ironia dell’url. ovvero = corriere.it/cultura.
cultura?!?!?!?!?!? idonea sarebbe stata la classificazione “corriere.it/deliri” (tanto che delirio: “perdita del controllo razionale in seguito all’intensificarsi della passione o all’esaltarsi della fantasia“, calza a pennello e spiega anche perfettamente lo stato di salute mentale di Marina Terragni e cricca a seguito. ma vabbè, come al solito quando il femministerismo sbraita, tutto è lecito. e dovuto)
e l’articolo/intervista è un qualcosa di stupendo, se si prova piacere nel gustarsi etica imbarazzante ed odi alla capacità cognitiva volontariamente faziosa ed involontariamente limitata.

“le femmine costrette a tempi e modalità organizzative scandite al maschile”

“costrette” a tempi e modalità scandite al maschile… s’inizia con lamentele. tipico femminista. e i tempi e modalità scandite dal femminismo made in Terragni, quali sono? qual’è il piano effettivo femminile? in sti 100 anni, quali sono i RISULTATI PRATICI? devo comprare il libro per scoprirlo? (immagino di si, altrimenti una tizia che campa facendo la blogger… come guadagna? di certo non spaccandosi la schiena in fabbrica) per poi leggere che tempi e modalità made in Terragni è semplicemente… maskiomerda!!! & ribelliamociiih” !?!?!?!?
bhe… s’inizia alla grande! tanto per rispolverare l’immagine della classica femminista sbarellata tutto odio e rabbia.

tolti gli slogan nazifem classici, il riassunto che ne viene fuori in minimo comune denominatore è appunto sempre quello: “maskiomerda”.
“ragionamento” che ha quel puzzo adolescenziale, quanto potevano essere altri slogan e luoghi comuni vuoti e classici di quelle età… vedesi “compagni lottiamo contro il padrone“. tutti motti ormai defunti, in epoche passate. questo perchè distrutti dall’inapplicabilità dei fatti…

ma è tutto molto WOW ed è solo l’antipasto.

“pagate molto meno degli uomini”

solito luogo comune che accalappia solo le femministe. questo essere pagate meno… concetto ormai trito e ritrito dove le statistiche diventano prove assolute,  quando le statistiche sono a favore del femminismo, per cui “ecco siamo oppresseeeh!!!” mentre se le statistiche sono a sfavore del femminismo… allora è tutto un: “aaaah è un gomblottooooh del maschilismooooh!!!“.

NON viene detto che nelle statistiche sono inseriti dati di femmine part time e maschi full time (che fanno differenza), dove straordinari, orari notturni, lavori pericolosi sono tutti per i privilegiati maschi (retribuiti maggiormente non a caso) e certo attività non richieste dalle femmine… (qualcuno ha visto manifestazioni femministe dove chiedevano più straordinari / più orari notturni / più orari festivi / più mansioni dure e pericolose???? no?? ah che caso strano!!!!) o ancora, come dimostrato nella globalizzazione, femmine occidentali che scelgono volontariamente sempre e solo le loro professioni “umanistiche” …più comode (che pare siano quelle pagate meno rispetto a quelle tecniche ed economiche)(preferite da maschi OPPURE dalle femmine NON occidentali, vedesi in India e Cina, dove 1- il modello di vita è improntato sulla società e non sul singolo e 2- le donne che vogliono proseguire gli studi per lavorare e mantenersi… si vedono costrette ad indirizzarsi verso lavori che “pagano” ovvero quelli generalmente maschili)(per cui scelgono professioni non per passione). così come NON viene detto che le ricerche di differenza di guadagno comprendono SPECIALMENTE i quadri/dirigenti (dove la remunerazione in quei casi… o si batte cassa o ci si fà valere).

ma… ehy raga… è ideologia Terragni! un solo concetto deve persistere: maskimerda!!! e le prove… le statistiche… sono sempre usate “in modo che” tutto sia dimostrabile a proprio favore.

stupendo.

“dirsi donna non è più un fatto, ma un diritto conteso dagli uomini, come rappresentato da nuove leggi in molti Paesi. Alla binarietà maschile femminile si sostituisce la binarietà cis-trans. Essere donna è un’opzione aperta a tutti”

ahahaha.
la Terragni era già nota per le uscite leggermente “fascio” nei confronti di gay, trans, queers & co. e… bhe, qui si riconferma al #TOP. la Terragni considera merda gay, trans, queers & co. quanto considera merda i maschi etero. lo faceva capire prima, nei vari fanatismi rabbiosi ed ora vi si riconferma.

aggiungendo una colpevolizzazione motivazionata: oppressori perchè tengono dna “XYniente doppia X nel DNA? niente party! ahahaha.

mi domando… ma le femmine che vogliono diventare maschi sono doppiamente colpevoli? tipo “tradimento al femminismo e di conseguenza nell’auto creazione di nuovo oppressore maskiomerda che ruba tutto alle femmine?” oppure queste sono condonate perchè… tutto sommato hanno il DNA femminile in loro?
quel che sia, direi che la Terragni non la fa pesare proprio.
ahahaha.

“«Non sprechiamo il nostro tempo a deprimerci. Serve una rivolta contro la costruzione patriarcale che avvelena tutta la vita. Il mondo muore per quello che viene fatto alle donne, la fine del dominio e il riconoscimento di essere figli delle donne toglierebbero la paura e la fame del mondo»”

meglio riproporre:
> “il riconoscimento di essere figli delle donne toglierebbero la paura e la fame del mondo
> “Il mondo muore per quello che viene fatto alle donne
> “costruzione patriarcale che avvelena tutta la vita

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un cumulo di slogan infantili che è l’imbarazzo empatico.
ma sono anche slogan che a ridurli e ripeterli, diventano mantra.
mantra che viene usato per l’auto convincimento femminista.
convincimento per condizionarsi e crederci.
credere nella fede femminista.
fede alla religione femminista.
religione che…  come tutte le religioni… è oppio per alcuni e guerra santa per altre.

non per nulla l’essere religione porta di conseguenza sfottò per l’incoerenza costante, la logica ipocrita.

tipo il classico agire femminista con i numeri: se questi sono a favore alla causa, vengono sbandierati. tuttavia quando i numeri stessi sono contrari a qualsiasi causa femminista, allorasono il risultato di un mondo oppressivo patriarcaleeeh!!!1!e blah blah blah…

si si, ciaone.

che poi… è lecitissimo avere idee coatte, estremiste, idealizzate e massimaliste, tipo schifare “il patriarcatoooh”. il fatto è che le nazifem si fermano a quel concetto e non propongono, nei fatti, niente di altro.

maskimerda? okma qual’è la SOLUZIONE femminsta nella pratica???
qual’è la magica ricetta nazifem che dovrebbe salvare il mondo? (escludendo la LEGGERISSIMA ed inapplicabile idea dell’uccidere i maschi)(abortirli invece è praticabile da un pezzo e non mi stupirebbe diventasse eticamente corretto nei prossimi 50 anni)
perchè fino a questo punto, la Terragni esprime pseudo analisi adolescenziali e banali slogan femministi conditi da aggettivi e vittimismo empatico…
…ma… e le soluzioni?!?!?! non pervenute.

anche se almeno una idea è apprezzabile: “Non sprechiamo il nostro tempo a deprimerci.
direi MA FINALMENTE! ci sono voluti solo 2 milioni e passa di anni di evoluzione per arrivare a realizzare un minimo quella frase motivazionale?!?!!?!? “complimenti!!!“. vedete di DARVI UNA SVEGLIATA!!! và. che il mondo è comunque andato avanti senza di voi, mentre eravate a strillare (tramite tastiera) indirettamente la vostra inettitudine e compiangervi comodamente dal caldo divano della cameretta sicura, mentre il gattino era l’unico essere vivente che potevate accarezzare. contro sua voglia forse ed oltretutto.

È l’ora di un femminismo radicale (…) che affermi la primazia materna e femminile. Serve una ribellione, nel senso di ribaltamento incruento dello stato delle cose: «Tutto quello che le donne hanno cambiato nel mondo e in così poco tempo, l’hanno fatto senza spargere una goccia di sangue»

ma… veramente?!?!?!?!
“«Tutto quello che le donne hanno cambiato nel mondo e in così poco tempo, l’hanno fatto senza spargere una goccia di sangue»” bhe, complimenti. facile fare la morale con la strada spianata ed in discesa, da millenni di evoluzioni sociali, costruiti su miliardi di soldati morti per il tornaconto comune e pubblico… tante grazie se non è stata versata una goccia di sangue e sudore femminile mentre GLI ALTRI mutavano da una società preistorica a quella attuale versando sudore, sfinimenti, sangue e morte.
…cioè… e poi? è come farsi portare in elicottero sulla cima della montagna e dire di aver conquistato la cima…

e a proposito di femministe che cambiano il mondo: Aung San Suu Kyi ha vinto il nobel e  diventa subito il grande successo pratico femminista: l’amore femminile materno universale che prevale su quel patriarcato machista assassino. POI capita che Aung San Suu Kyi  “inviti” i musulmani ad “andare altrove”… 70.000  vanno all’altro mondo e magicamente Aung San Suu Kyi è vittima del patriarcato machista assassino.
e di tanti milioni di petrodollari.
eeeeeh, coerenza.

ma ehy, meglio ricordare che la Terragni ha la soluzione NEL suo libro!!!1!!!!1!

«Si fa fatica a immaginare quale polis potrebbero costruire le donne» (…) Per pensarla è necessario sottrarsi al sistema del patrimercato (neologismo che indica il legame tra patriarcato e mercato) e cercare tra donne un modo di organizzare la convivenza umana che non si basi più sul dominio di un sesso sull’altro.

il mondo è qui in attesa di proposte migliori. ma che siano proposte migliori… sul campo. cioè EFFETTIVAMENTE migliori.
non che siano migliori “ipoteticamente” perchè automotivazionali / autoindotte da un credo nato da slogan simil infantile – utopico a cui solo le nazifem ci credono e a cui VORREBBERO stare.

sono 50 anni che il femminismo macina ‘sta solfa del patrimercato fallocentrico oppressivo blah blah blah… macontroproposte pratiche funzionali?
ah, dire “le case delle donne” è abbastanza un autogol, visti i debiti… per non andare a tirar su altri discorsi che bhe… meglio lasciar stare.

se c’è una o più “Muhammad Yunus in versione femminile” prego mostrare ed applicare. e benvenute.

ma fino ad allora, meno proclami. e più fatti.

Oggi «il Fallo si mette al centro del femminismo e lo usurpa. Dice che la vera donna è lui, riempie le nostre agende di lotta, ci tiene occupate con le spalle al muro a difenderci dagli eccessi del corpo maschile: violenza, mercato prostituente, biomercato, utero in affitto».

sembra di rivedere Spud sotto effetto d’anfetamina al colloqui di lavoro nel film Trainspotting, o un conte Mascetti che supercazzola il vigile nel film Amici miei.
si, una supercazzola.

quel testo, ridotto in minimi termini ed analizzato un minimo, alla fine… è solo un banalissimo spot VITTIMISTICO costruito da un’insieme di slogan: c’è il fallo penetratore omnipresente, c’è l’oppressione maschilistaaah violentaaah e le immancabili prostitute. aaaaaah!!!!. e l’aggiunta del biomercato e l’utero in affitto, sono tipo un upgrade per stare a passo con i tempi.

e ok. ma alla fine?

solita reclame. solita politica di lamentele. da 50 anni PERENNEMENTE così.
in un qualsiasi altro ambito, 50 anni di morbosa ossessività farebbero fare un viaggio di sola andata in psichiatria. ma ehy, sei femminista… e quindi……… puoi fare e dire tutto quello che vuoi.

e la cosa diventa anche più divertente quando si leggono le reazioni delle seguaci settarie, che non possono fare altro se non interpretare, perchè un ragionamento astratto montato con slogan, alla fine viene decodificato a spanne. “sorella, io ho capito questo!” / “ma dai? io invece credo che volesse dire questo!” / “no! voleva dire ben altro ovvero…“. e visto che ogni persona ragiona e capisce a modo suo, le spiegazioni di questo pezzo della nazifem Terragni… si sprecano.

Per liberarsi dalla trappola è necessario non spendere più tutto il nostro tempo e le nostre energie in difensiva. Sottrarsi. Scomparire, come molte protagoniste dei romanzi di Elena Ferrante. Cominciare da subito, qui e ora, a fare «le nostre cose meravigliose».

spero avvenga con tutto il cuore.
ma… temo che non ci sarà mai nulla di quanto immaginato, perchè i plotoni nazifem… slogan a parte, non sanno cosa vogliono FARE. ma minimamente.
cioè, frignare “maskimerda” lo si è capito. basta aprire bocca (…) e ripetere come galline. ma tolto quello… è il vuoto cosmico.

perchè se dopo eoni di slogan, in cui il maskiomerda è il babau che tarpa le ali dell’essere femmina alla ricerca della magnificenza dell’io perfettamente inserito nel complesso quadro cosmico naturale che galleggia nel profumo in un cappello servito come un alito di vento nell’aurora, che inseguito dalla notte, già racchiude le speranze di un domani avvolto da mille scampoli d’assenza… e… bhe, tutto quello che il nazifem riesce a produrre concretamente è stare in compagnia tra altre nazifem depresse a compiangersi tra loro, fare yoga, accarezzare i gatti e assaporare candele profumate e leggere libri pro-causa, e ricordare quella volta che sono state violentate da uno sguardo maschile… bhe… stra-WHAOOO!

per carità, ognuno è libero di scegliersi il suo percorso di vita. anche perchè… chi sono io per giudicare, ma ecco… PARE che non si cambi il mondo così.

un sorrisino di conseguenza è proprio difficile da nascondere. al solito, oltretutto.

In un mondo in cui impera il «corpo neutro totipotente» è arrivato il momento di riaffermare «il principio femminile che si fa valere e vive». Servono pratiche, luoghi e imprese separati: ne stanno nascendo già molti nel mondo.

tralasciando il delirio “totipotente” (per pietà) ben venga tutto il resto.
anche se… “stranezze del caso” quando qualcuno ha osato chiedere le stesse cose (luoghi solo maschili) avendo un DNA con cromosomi XY, è successo il pandemonio. se invece a chiederlo è una naziradfem dichiarata, invece, è tutto ok!!!
eeeeh… la coerenza femminista… ahahahaha.

comunque, ma BEN VENGANO pratiche, luoghi ed imprese separate. cosa che, se esce qualcosa d’interessante o da imparare, ci si guadagna tutti. e se invece non fosse così, sarebbe un ottimo modo per veder auto segregate le psicotiche da qualche parte. occhio non vede, cuore non duole.

«Il fra donne è necessario per dis-alienarsi, decondizionarsi, deculturalizzarsi, libere dallo sguardo maschile». Come dice la saggista Angela Giuffrida: «La componente maschile della specie non riesce ad accettare il suo posto nell’ordine naturale e ha scelto la strada della rivolta contro la madre e la natura, seminando distruzione e morte». Non si tratta affatto di dominio delle donne, ma di togliere ogni necessità di dominio affidandosi a un ordine simbolico materno che orienti il pensiero e le pratiche.

tralasciando il testo comico dell’Angela Giuffrida totalmente alienato e dozzinale, un minestrone di empatia / luoghi comuni / fiori di bach e tanti propositi sprovveduti (tipico di chi “ha un pasto caldo garantito”)(e lo ritiene scontato) è piacevole notare il passaggio “fra donne, libere dallo sguardo maschile“.

quel “fra donne, libere dallo sguardo maschile” mi ha ricordato queste:

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femminismo… sempre il meglio.

e come si può NON apprezzare il “un ordine simbolico materno che orienti il pensiero e le pratiche.” ??? al solito, se fatto da femmine è giusto e puro. fosse stato proposto da un maschio… era l’apoteosi.
…anche qui si denota la malafede totale. perchè viene messo in ovvio come il fantomatico “ordine materno” sia ovviamente giusto, corretto, illuminato. sarebbe bastato scrivere di un “ordine eticamente giusto, corretto, illuminato” per chiarire come si stia cercando un fine nobile, creato dall’umanità per l’umanità. MA questo non è possibile quando si è Terragni, una che sguazza nell’odio ai maschi, di cui quella rabbia repressa sfocia in un femminismo isterico malato e fanatico.

Un fatto è chiaro: la maternità è attualmente l’unico ostacolo alla fluidificazione del genere e alla scomparsa delle donne. E il luogo in cui l’una sconfina nell’altro/a, in cui l’io si «smargina» in uno scambio osmotico. «Utero in affitto e transcult fanno un’unica partita, con un unico obiettivo: cancellare le donne. La surrogazione di maternità e la “tecnorapina delle uova” (Mary Daly) sono l’estremo acting out del Sistema invidioso. Sono il sogno maschile radicale — cancellare il fatto di essere nati da una donna — che prende corpo con l’ausilio della tecnoscienza e del biobusiness».

qui è (forse) l’unica situazione dove il discorso finisce in una tematica “tangibile” molto difficile da gestire moralmente.

tema problematico a dir poco.

solo che al solito, la nazifem deve far l’uscita cretina per fare casino… e difatti: “Sono il sogno maschile radicale — cancellare il fatto di essere nati da una donna“. ora… fatta la sparata……….. non è difficile trovare la contro risposta. tipo: il TERRORE femminista di perdere “il potere” di far nascere. cosa che, porterebbe all’orrore di dover scoprire nella realtà, se si può veramente competere “nella società” SOLO con il cervello.
perchè perso il potere nel gestire la gravidanza, rimane… il DOVER lavorare senza mezzi termini. e conseguentemente: DOVER competere per vivere. senza più alcuno sconto. niente sconti, niente appelli tipo “eh ma maschilismo gne gne sob sob…“. frignare inettitudine come viene mostrato dalla Terragni & co. bhe, non sarebbe più scusante.

segue nell’ultimo trafiletto, il sunto della condizione mentale psichiatrica della Terragni: ossessività, rabbia e delirio, alienazione, complottismo e fobia.
c’è la fobia di un “Sistema invidioso” (Sistema maschile invidioso delle donne).
c’è la fissazione del terrore con “la scomparsa delle donne” ed il “cancellare le donne“.
c’è l’odio del maschio mischiato al terrore con “il sogno maschile radicale — cancellare il fatto di essere nati da una donna
c’è la paura della scienza, del suo tradimento, visto attraverso il complotto con “prende corpo con l’ausilio della tecnoscienza e del biobusiness

e questa ne ha fatto un libro!

waaat

maschi pezzi di merda

ahahahahaha che ridere!!!!
maschi pezzi di merda… ahahahahaha, riderissimo!!!!11!111!!

notizia di ‘sti giorni: 2 anziani venivano picchiati regolarmente dalla loro badante/colf.
cos’è che fà notizia di questo articolo?
bhe, a fare notizia è che per beccare sul fatto la badante violenta, le forze dell’ordine hanno dovuto installare telecamere e spie varie, registrare le botte ed il momento #top in cui i vecchi venivano imbavagliati. questo quando hai 80 e passa anni e sei malato! l’interesse è solo l’uso della tecnologia per smascherare una situazione violenta. perpretata da una donna.
e si riassume con: dei maschi pezzi di merda in divisa, salvano altri maschi pezzi di merda vecchi ed imbavagliati, da una lei.
una lei che è sicuramente vittima di un complotto del patriarcato oppressivo violento misogino.
quello che è sicuro, è che alla fine sono solo dei maschi pezzi di merda.
…ma per 4 sberle! ahahahaha. ma dai! tanto poi capita così di rado! lo dimostrano le statisticheeeh!!!!11!! …cosa? non vengono registrate e/o divulgate le violenze ai maschi pezzi di merda? eh ammé chemmenefrecah dei maschi pezzi di merda?!?!?! oppressione misogina patriarcaleeeeh!!!111!!!”£$!”£!3!!

altra notizia di ‘sti giorni: 2 poliziotti in inghilterra devono affrontare 2 delinquenti. parte una rissa, il poliziotto viene immobilizzato e strozzato da uno dei due aggressori. la poliziotta “compagna”, non considerata dai 2 malviventi, tenta di salvare il collega usando il manganello, ma cambia nulla. 1 malvivente persiste l’assalto, l’altro un po’ fugge, un po’ ci ripensa e torna ad aiutare il compare… assaltando la poliziotta (con un calcio). questa cade per strada, in stato di shock e stremata, chiama via radio aiuto… mentre il collega è sempre alla mercè del criminale. in questa bolgia, si ferma un motociclista che interviene (a suo rischio) all’aiuto della polizia (!!!). (link al video)
cos’è che fà notizia di questo articolo? (tralasciando il fatto che la polizziotta NON è stata in grado di aiutare il collega)(dal video, sembra di vedere un tricheco che tenta di fare attività fisica)(ah, nb: poliziotte aggredite? capitò anche da noi in quel di torino in agosto ed anche allora la poliziotta venne aiutata da 2 o 3 passanti)(eeeh ma le pari opportunità? misoginia!!! sistema patriarcaleeeeh violento oppressivooooh!!!1!!) bhe, la notizia che finisce sui giornali è che… una poliziotta si è presa un clacio volanteeeeee!!!!!!!!!
e chissenefrega del poliziotto maschio pezzo di merda che lo stavano strozzano e chissenefrega se la poliziotta ed il poliziotto maschio pezzo di merda sono stati salvati (dalla situazione d’inferiorità e difficoltà in cui si trovava la polizia) dall’intervento di un cittadino maschio pezzo di merda.

……….ah si. a proposito di “maschi pezzi di merda

maschi pezzi di merda” è una chiusura di uno “sketch” dell’ attrice e/o comica Angela Finocchiaro, detta durante la trasmissione “la Tv delle ragazze” nei giorni passati, in cui apparendo in forma eterea ad un pubblico di bambine (nello sketch sono le uniche in grado di vedere la finocchiaro, visto che le donne sono e diventano invisibili in età avanzata)(INVISIBILI ANCHE PER LE ALTRE DONNE, visto che la Dandini non può vedere il personaggio della finocchiaro… ma quanto è ironica la cosa se poi spari un maschi pezzi di merda!?!??!!?), buttava appunto il giudizio / bomba “maschi-merda“. giudizio poi ripetuto “specialmente per un padre” delle bambine.

stranamente c’è stata una reazione vagamente negativa per lo sketch con relativo caso mediatico a seguito. e la tv delle ragazze ringrazia per l’attenzione e pubblicità, visto che lo spettacolo naviga in un limbo del 5,9% di share (un milione e duecentomila spettatori)(manco quanto Spagna-Croazia per intendersi, che nella patria del calcio è tutto dire)(ed inferiore persino a quella robaccia di pechino express). insomma, quest’attenzione è una pubblicità regalo a quel programma, a tutti gli effetti.

poi vabbè… questa uscita, “maschi pezzi di merda”, è stata un’opportunità presa al volo dalle solite note forze politiche (destra e conservatori vari) che hanno subito incominciato ad accusare “l’attrice/comica” (e complice a seguito, la presentatrice Serena Dandini) di questa uscita “oltraggiosa/provocatoria/comunista/blablabla”.
diventa curioso notare come, queste forze politiche vengano poi ri accusate a loro volta di farepolitica (MA NO?!?!?! MA DAI?!?!?!?! RIVELAZIONE!) da altre forze politiche avversarie. ma vabbè. è un classico: sciacalli che si litigano l’osso per l’esposizione mediatica a suon di moralità becera.

leggendo le reazioni sui vari social, tuttavia, è interessante notare come si dividono le opinioni.

alcuni fanno notare alla finocchiaro di aver sposato un “maschio pezzo di merda”, di essere figlia e nipote di “maschi pezzi di merda” e… bhe……. avere un figlio “maschio pezzo di merda”.
…i suoi parenti, immagino, saranno proprio orgogliosi.
gli stessi, poi, fanno notare anche che… se un maschio avesse detto “ironicamente” qualcosa di simile… in tempo zero, il “maschio pezzo di merda” era a mangiare l’asfalto.
…ma per una femmina, questo non capita.

perchè… è solo ironia! e quando è una femmina che fà ironia… bhe, ma è ironia e può essere detto tutto impunemente.

…tanto già lo fanno le femministe…

ma se lo fà un maschio… questo ha già perso il posto di lavoro contemporaneamente alle dichiarazioni femminisite di quanto siano oppresse dalle violenze verbali maschiliste che possono dire tutto “impunemente“.
ecco, questa è ironia!

venderti vittima ed essere carnefice indirettamente. neanche direttamente, perchè sei troppo ipocrita persino per rivestirne il ruolo.
ah, stupendo femminismo.

e poi si arriva appunto a loro: le troppo migliori, le femministe.
perennemente vittime auto imposte e martiri di loro stesse, che vivono di oppressione ricercata, quelle che “eeeeh ma le donne vengono sempre definite puttane, oggetti sessuali e meritevoli di stupro e tutti a ridersela, quando viene fatto lo stesso da una femmina… tutti impazziscono! anche questa è oppressioneeeh!!!111!!!!”£$!!”!”!“, sempre sul pezzo a fare la morale su come sia offensivo, per le donne, questo e quello… come sia oppressivo per le femmine così e pomì… E POI sono decadi che le femministe stesse martellano con slogans quali “maschio-merda-assassino-stupratore” (e non per fare dell’ironia) bhe… allora è tutto ok, sono concetti dovuti e ponderati, giusti ed illuminati.
eccerto. qual magnifica coerenza!

e meglio anche sottolineare come, a quelle loro dichiarazioni tipiche (“maschio-merda-assassino-stupratore”)(che, se dette da un maschio ad un femmina sarebbero insulti gravissimi), “gli altri” se ne stanno normalmente zitti e muti ad abbozzare. e guai a contro ribattere. il terrore di subire l’attacco femminista è IL deterrente totale. una loro accusa è per sempre ed il posto di lavoro… non lo ritrovi più.

…capita proprio lo stesso con gli insulti sessisti sessisti/maschilisti?
sisi, come no… certo.

il solito perenne vittimismo femminista di facciata, che si tramuta in mattanza indiretta gratuita.

che poi, è verissima l’esistenza di personaggi che spendono tempo ad insultare le femmine, nei peggio modi. MA… femminismo omette come, questi poi, siano tacciati di sessismo (giustamente) ed alcuni finiscano anche nelle gogne mediatiche pubbliche (vedesi alcune che, forti del numero del loro pubblico, sbattono nomi e cognomi dei colpevoli in mano al popolo spettatore)(popolo che non aspetta altro se non odiare i cattivi di turno con altro odio). Boldrini è stata un perfetto esempio: da brava femminista, sempre a fare la morale altrui, ma appena prende gli insulti sessisti… li ripaga distruggendoli mediaticamente. per poi rivendersi subito vittima. ed è anche una figura dello stato.
complimenti!
ahahahaha.

…coerenza!

ma in verità… diciamolo: è un peccato che ci sia solo una finocchiaro, che ci sia solo una tv delle donne e ci sia solo uno sketch “maschi pezzi di merda”. perchè… bhe… perchè è stato un caso di verità femminista pura e cristallina, in un ambito dove domina la finzione, in un mondo dove il femminismo viene venduto come movimento santo e puro. …non essendolo mai stato.

la finocchiaro non ha fatto altro che ri ESPORRE il concetto femminista base, parlandone con normalità. il sunto del femminismo trasmesso al mondo: maschi pezzi di merda!

e dovrebbero essercene di più di questi casi. dovrebbe essere applicato dalle scuole al lavoro alle case di cura.
con naturalezza:
ricorda… sei solo un maschio pezzo di merda. e se non sei maschio, ricorda ai tuoi parenti che loro sono dei maschi pezzi di merda.

soprattutto loro.

……

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statistiche femministe e vittimismo femminista.

non è difficile trovare in giro, per la rete, il contatore di femminicidi.

ma se uno vuole vedere “COME “è morto chi… (non per una questione di morbosità, ma PER CAPIRE) la questione cambia un minimo.
trovare info e spiegazioni sono spesso latitanti.
…curiosa la cosa.
in ogni caso… è il Corriere della Sera / la 27simaora che risolve: vi è listato, per femmina uccisa, come è avvenuta la morte.

ora… a dire femminicidio… quale immagine idealizzata ne esce???? ovvio: un maschio violento che, all’urlo di “supremazia maschia!!!” e con erezione fallica in vista, uccide una femmina innocente.

la maggior parte degli omicidi è compiuto da maschi = l’univoco concetto evidenziato dalla propaganda femminista è “maschi omicidi“.

quindi tutto ok.

…o no?

il fatto è che… se si và a vedere le vittime di femminicidio… escono fuori anche certe altre situazioni, diverse dal maschio che uccide femmina.
pochi casi.
pochi, ma accaduti.
e quando il femminismo spende tutto il tempo a suon di maschio-merda-muori, esaltando se stessa come salvatrice dell’universo e spendendo ogni momento a fare la morale agli altri… bhe… è un attimo a trovare la nota stonata.
…e qui siamo oltre una stridente sinfonia.

per cui… quando uno trova nei femminicidi, casi in cui… non c’è la tipica figura pubblicizzata dal femminismo (ovvero il maschio, massacratore di femmine per divertimento, che se la scialla difeso dalla sacra lobby fallica patriarcale) allora arriva quel momento in cui si sceglie O il credo femminista ideologico / religioso da supportare con cieca fede a tutti i costi (proprio come fanno i fanatici religiosi) OPPURE… bhe… magari si riconsidera un attimo il tutto e si valuta in maniera critica il femminismo.

per cui, se nei femminicidi compaiono:
* femmine vittime di rapine (in cui muoiono anche maschi… ma di loro chissenefrega)
* femmine uccise da altre femmine. (maschilismoooh!!!!1)(?)
* vittime di violenza. (qui tornano comodo i maschi giovani. curiosa ‘sta cosa…)
* anziane uccise (per “pietà” per via delle loro malattie gravi)(dei maschi uccisi, chissenefrega)
…diventa palese come il femminicidio sia un grosso pentolone in cui viene riversato qualsiasi femmina morta, pur di vendere l’idea di maschio-merda-massacratore.

perchè un ladro che ruba ed ammazza dei coniugi, non è che voleva ammazzare la femmina perchè odia le femmine. ed il marito che ammazza la moglie malata, la uccide per disperazione nel vederla soffrire e nel non avere altre chance se non la morte… e non perchè odia la femmina moglie. NON CI VUOLE UN GENIO PER ARRIVARCI. eppure vengono catalogati come FEMMINICIDI. ovvero: maschi che ammazzano femmine per odio o vendetta.

se questo non è un voler essere ipocriti…

ed una volta che il femminismo ha dovuto ammettere che esistono femmine violente ed assassine, come ha risolto? ma ovvio. con il concetto: “è colpa della società patriarcale!
se una lei uccide una lei… questa… “è la forma di misoginia prodotta indirettamente dal maschilismo di cui tutti sono soffocati”. lei uccide perchè è vittima del maschilismo. è vittima del maschilismo indirettamente, anche se nei fatti è carnefice. ed è femminicidio. termine che richiama “maschio che ammazza femmina per odio” anche se è una femmina. ops! tanto si risolve con l’ideologia: la carnefice, in realtà, è vittima! vittima del maschilismo, della società patriarcale, del machismo, di altro legato al mondo dei maschi.

…è sempre colpa dei maschi.
ed  è sempre colpa degli altri!

se poi si considera come, comunemente, procede l’etica della società…
se è un maschio ad uccidere: colpevole senza dubbio.
se è una lei ad uccidere: “bhe suvvia… siamo di fronte ad uno (o più) disturbi di personalità, o anche depressione, o forse incapacità nell’intendere e volere”
e la femminista come vede queste reazioni? distorcendo la realtà: ogni maschio che ammazza viene visto dalla femminista come glorificato (anche se la società lo ha già bello che incolpato). ed ogni femmina che ammazza, viene vista dalle femministe come sulla via del patibolo per essere sgozzata pubblicamente al grido:”muori cagna. ma prima fammi un pompino. perchè sei cagna”

si… è da psichiatria.

ma tornando a quel contatore… visto che capita di trovare anche femmine che ammazzano altre femmine (e dei maschi vittime… chissenefrega)(ahahah) e nonostante questo è colpa dei maschi-merda e del loro prodotto più subdolo “il patrarcatoooh”, diventa abbastanza palese come la statistica femminista proceda:
alla statistica femminista interessa almeno una morta
per fare un utile +1 e dire: “ecco, ha colpito ANCORA la violenza misogina maschilista machista”.

poi… è stato una lei? oppressione misogina maschilistaaah!!!!!1!!!1!1!$!£$

così, non sorprende trovare:
– madri uccidono le figlie? femminicidio!
– figlie che uccidono le madri? femminicidio!
– parente femmina che uccide altra parente? femminicidio!
– tizia uccide tizia? femminicidio!

non ci vuole un genio per notare quanto sia corrotto ideologicamente questo modo di fare.

quindi… colpa della statistica!
no un attimo: la statistica, di suo, fornisce solo numeri.
i numeri sono solo dati. innocenti.
meno innocente è l’uso che ne viene fatto. perchè l’uso intenzionale distorto in malafede, rappresenta perfettamente il femminismo. e di conseguenza, se questi numeri vengono usati in maniera “di parte”… non stupisce l’odio che il femminismo si tira dietro. o per lo meno, non stupisce… se non si è femministi.

poi c’è il fattore titolo.
quando c’è femmina che uccide un’altra femmina, non viene quasi mai urlato a caratteri cubitali sui vari giornali. questo perchè si nota subito la situazione bizzarra nel vendere il messaggio di femminicidio accostato ad una femmina omicida. un qualcosa d’invendibile per la propaganda femminista.
se il messaggio femminicidio deve essere “maschilismo/patriarcato”, mettere titoli di una lei che ammazza un’altra lei… insomma… STRIDE. e non poco.

MA questo non stride per la statistica, per cui tutto è relativoe la femminista tronfia cosa sbandiera?
le statistiche!
…guardacaso! ahahahahaha…
statistiche che sono prese in modo, a volte, “fantasioso”.
e chi raccoglie quei dati? le femministe.

ma dai!

ed il metodo tipico delle femministe è quello di “usare i numeri” a proprio comodo.
un modo gentile per non dire “stà a fà la furbata“, quel modo di agire tipica degli gnorri.
quelli che la combinano e poi si nascondono dietro un dito. un po’ come quelle persone che non finiscono in prigione per mancanza di prove o perchè il reato diviene prescritto.
per la legge è tutto a posto. MA eticamentesi è colpevoli.

bhe, il femminismo ci marcia sui dati statistici.
li usa a proprio comodo, per il proprio tornaconto.
e quando scoperto come il femminismo faccia un uso “di parte” dei dati… le stesse femministe partono subito con “eh ma misoginia mondo oppressivo patriarcaleeeeh!!!

e così si ritorna al punto di partenza.

maschi merda.
maschi assassini!
patriarcatooooooh!!!!1!!1!11!!$”$!”£$!

e rimanendo nella questione omicidi…
…c’è da notare come, molte (se non tutte) le femmine che uccidono (e non si suicidano) sono praticamente sempre tutte riconosciute mentalmente malate (e/o soggiogate…) mentre quei maschi che, dopo aver ucciso… si suicidanosecondo il femminismo vengono considerati… maschi sani di mente.
femmina uccide = malata di mente.
maschio uccide (e si suicida) = maschio lucidamente malvagio.

e a fare un giro nei fantomatici blog isterici femministi, si ha anche la controprova: se un giornale spiega un delitto ai danni di una femmina, da parte di un maschio, con il concetto “raptus“… bhe, l’articolo e l’autor* è bollato dal femminismo come schifosamente vergognos*.
ma quando una lei ammazza e lo stesso giornale inserisce la stessa formula, ovvero “raptus“… bhe, non si è MAI vista la femminista indignata e schifata. al massimo, la reazione femminista è quella di rigirare la frittata: è schifata dal maschilismo misogino che ha spinto l’assassina a compiere il delitto.
…a riconferma di come si voglia vedere in maniera volontariamente distorta la realtà.

psichiatria portale via…

oltretutto si potrebbe aggiungere come, un maschio che ammazza e si suicida, per le femministe… è appunto “maschio”. non è una persona a cui il cervello letteralmente partito. e bhom, tanti saluti.
no.
è colpevole.
colpevole di essere maschio.
perchè essere maschio è… omicidio.
o stupro.
…a seconda di.

lui uccide: perchè maschio.
lei uccide: perchè vittima. ed il mondo è machista/maschilista/patriarcale.
quindi? femmina che ammazza è perchè il mondo è machista, patriarcale. quindi, femmina carnefice? bhe… ma non essendo maschio (e quindi colpevole)(di essere maschio) ma femmina… allora non può che essere vittima. il risultato è perennemente: femmina è vittima a prescindere (anche se omicida)
e cosa insegna il femminismo? se non c’è maschio, la colpa è del maschilismo a prescindere.

quadratura del cerchio: la colpa è “maschio”.

tant’è che nelle coppie lesbiche, una lei violenta che picchia o esercita violenza psicologica sulla compagnA, per il femminismo non è concepibile. fin quando non è stata trovata la scappatoia: lei è violenta perchè “machismo” e “machismo di una società patriarcale maschilista misogina“.
e si è ritornati al bersaglio originale.

però, accidenti, ricordiamolo: il femminismo vuole la parità! non vuole discriminare in alcun modo nessuno eh!

sisi.

e quando le femministe idolatrano la statistica (ma solo se torna loro comodo) per governare l’etica, cosa dice la mediocre femminista di turno, a questo punto?
eeeeh schifosi misogini, la statistica dice che su 100 casi di omicidi, ci sono 99 maschi che uccidono donne e solo 1 donna che uccide maschi! voi sporchi maschi assassini stupratori oppressivi patriarcali, svalutate le femmine uccise!!! le 99 amazzate per voi sono meno importanti di quell’unico ammazzato!!!
il sogno più dolce di una femminista. tuttavia errato nel mondo reale. morto bianco o morto nero, morto pomì o morto così… tutti i morti uguali sono.
se mai qualcun* dà importanza al “chi/cosa/come/perchè” dalle statistiche e come queste statistiche vengano maneggiate. visto che diventano SACRE per il femminismo e vengono usate come diktat assoluto.

statistiche che… è palese di come siano, diciamo, un pochino traviate dalle femministe stesse. cosa che non sorprende, vista la epica ipocrisia di cui le femministe fanno perennemente sfoggio.

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ma tanto…
il contatore fà statistica.
la statistica fà vittimismo.
il vittimismo fà politica.

e si, meglio ricordarlo… femmine che ammazzano femmine, sono casi sparuti. la maggior parte sono maschi che uccidono femmine. e violentemente.
ma di nuovo… se ti ergi come sapere e giustizia E POI fai questi giochetti… usando “furbescamente” numeri e giocando di etica a seconda di come può tornare comodo, bhe… siamo sempre lì. sei ipocrisia, non giustizia.

stupisce ancora notare come il femminismo sia “mal considerato”?
no, a meno di non essere femminista.

ma si spiega: vivono in un loro mondo recondito. tranne quando devono sbraitare slogan e fantasie. da quel momento ritornano nella realtà per accusare e vomitare odio.
ed il cavallo di battaglia è la statistica.
creata da loro.

più spettacolare di così… difficile immaginare.

yeha!

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edit:

è notizia questi giorni:

(16/11/2018) – una madre ha ucciso figlia e figlio e si è suicidata:  le reazioni sono le sempre quelle, quando ad uccidere è una lei: era depressa, era malata, bisognava aiutarla, depressione post partum (con i figli di 9 e 7 anni), colpa degli psicofarmaci, era sola, ha passato troppe tragedie in famiglia, mancano consultori (?), colpa del marito assente/ritardatario/altro, angelo del focolare in difficoltà, provava un dolore così atroce che ne è stata travolta, non era abbastanza forte, vittima di un mondo maschilista, riposa in pace, farne una questione di maschi contro femmine è veramente patetico, lo sgomentooooh!!!11!!, la sofferenza del vivere di quella donna!!! ha ucciso perchè travolta da emozioni orribili a cui non poteva far fronte.

(15/11/2018) – un padre carabiniere uccide i figli e si suicida: bastardo, merda, infame, brucia all’inferno, maledetto, peccato sia morto era da bruciarlo vivo, ennesimo caso di machismo degenerato come ovvio in omicidio, maschi sempre assassini, la superiorità maschile che pretende sue le vite altrui, l’ego del patriarcato assasino, infanticida carogna a sangue freddo

a riprova:

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Asia Bibi non verrà uccisa. ed il femminismo? era impegnato con gli sguardi oppressivi occidentali.

ho aspettato, che ho aspettato, che ho aspettato.

ma non mi pare di aver trovato femministe “di calibro” (si insomma… le solite note nazifem dove è tutto “maskiomerda oppressivo patriarcato la cultura dello stupro”) ad aver speso parole per Asia Bibi.

…il fatto è che… Asia Bibi NON E’ OPPRESSA DAI MASCHI OCCIDENTALI PATRIARCALI OPPRESSIVI VIOLENTI MISOGINI STUPRATORI. il fatto è che Asia Bibi vive nelle tradizioni di un popolo orientale e… uhm… in una cultura musulmana 🙂
* BLINK * BLINK *

Asia Bibi, cristiana, in Pakistan. accusata (da 5 donne)(eeeeeh il patriarcato oppressivoooh) di aver insultato il profeta Maometto (durante un bisticcio), viene condannata a morte.
ed in un paese, famoso per la sua religione permissiva (*coff*coff*), una persona cristiana che si permette un gesto tanto eclatante… è già tanto se non è stata lapidata in loco al momento.

comunque, notizia di questi giorni, la donna viene assolta da un tribunale.
assolta si… ma dopo aver speso 8 anni di isolamento. con una condanna a morte che gravava sulla sua vita (vita misera in carcere e nel braccio della morte)(che da quelle parti, tutte le carceri sono un pochetto bracci della morte…)

insomma, finisce il calvario giuridico.
ma ora inizia quello con gli estremisti, che vogliono la donna ed i giudici… impiccati! o decapitati. insomma… morti. tra scontri più o meno pesanti, i cari amici estremisti religiosi (sembra di descrivere le care amiche estremiste femministe), vogliono (per vendetta) la testa della donna e quella dei giudici (la vendetta… tho! altra analogia con le femministe… guarda com’è curiosa ‘sta cosa…)

bhom.

ma detto questo… il femminismo, puro baluardo di giustizia per le femmine… cosa ha fatto per la sig.ra Bibi? così tanto per chiedere. no perchè visto che le femministe sono sempre in prima linea nel ricordare quanto si occupino della violenza maschilista oppressiva assassina machista… che per caso ha indetto manifestazioni con hashtag e show tv per la donna pakistana accusata in modo barbarico? (ops no, meglio scrivere accusata secondo le leggi esotiche di un mondo culturalmente diverso e distante, come dicono le femministe quando si rivolgono ai musulmani… di cui hanno una gran caga di prendere sberle a più non posso) … (perchè fare le dure quando hai le leggi patriarcali oppressive occidentali che ti proteggono è un conto, fare altrettanto con [*definizione variabile di musulmano che condanna a morte*] è tutta un’altra cosa)(ahahaha, l’ipocrisia splendente femminista).

per cui… hanno fatto manifestazioni le femministe del mondo, per la Asia Bibi?

cosa? non ci son state manifestazioni?

caspiterina! non me l’aspettavo!

forse è che quando si è troppo impegnate con i famosi massacri femminili nostrani/occidentali o i gravissimi problemi degli sguardi oppressivi maschili nostrani/occidentali, non ci si può concentrare anche su problematiche femministe nel resto del mondo. tipo chessò… una lei condannata a morteingiustamente.
scherziamo!?!?!??!!
che poi, come giustamente detto più volte dalle nazifem… in quei paesi “il femminismo deve avere il suo percorso, la sua lotta, la sua evoluzione, loro devono creare il femminismo. non dobbiamo imporgli nulla”.

un modo gentile per dire “non ci intromettiamo perchè rischiamo di trovarci una vagonata di loro kamikaze fanatici sotto casa, con la scimitarra in mano (scimitarra intesa come arma da taglio, non metafora sessuale) pronti ad affettarci.

mentre con i maskimerda nostrani… metterli alla gogna “è una lotta doverosa contro il patriarcato oppressivo!!!”. tanto la società (patriarcale oppressiva machista violenta misogina stupratrice) ce lo permette e ci protegge.

Fmi4

aaaaah… ihihihih

 

 

 

vabbè, dai… quel che è stato è stato.