femminismo: dall’ideale alla pratica.

è una storia trita e ritrita: il femminismo, idealmente, vorrebbe essere portabandiera, campione puro e difensore per eccellenza di ogni più nobile ideale: giustizia, speranza, rivalsa, lotta…
…solo per citarne alcuni.

e che ci riesca o meno… invece… beh… la cosa è parecchio discutibile.

una cosa, tuttavia, è insindacabile:
essendo un movimento di ogni femmina per ogni femmina (con casi di “è un movimento di donne per “tutti”)(notare le virgolette), è una sorta di open source dei movimenti, in cui tutti possono metterci mano e diventare… il movimento stesso. e questo comporta che possano prodursi anche “prodotti” come dire… non molto nobili.

e sono gentile.

in questi ultimi periodi sono accadute alcune vicende femministe “interessanti“. episodi diversissimi tra loro, ma tutti accomunati dalla solita struttura: tutti partono per l’appunto da una raffigurazione idealizzata del femminismo, nobile, etico, giusto… e tutti finiscono con un risultato finale pratico diametralmente opposto, dove suprematismo, odio, rancore, violenza psicologica e bullismo regnano e risplendono con gran soddisfazione tra le femministe stesse.

iniziamo da dove avevo terminato la volta scorsa.

caso 1 – Clementina

avevo appena finito di scrivere un articolo sulla femminista australiana Clementine Ford… quando la stessa se ne esce con un’altra delle sue perle: “sinceramente, il covid non ammazza abbastanza velocemente i maschi”.

clementinecovid

la solita Clementina birbantella.

ma non è quel tweet che ha catturato la mia attenzione. ad avere attirato la mia attenzione è stato lo “sdegno” che si è creato come reazione… indignazione anche forte (strano a dirsi) tale che la cara Clementina ha dovuto fare un ulteriore piccolo tweet “per spiegare“…

no ma… un attimo:

tutto le sdegno si crea per un tweet in cui una femminista ha un RARO momento di sincerità?!?!?

da non crederci

Facepalm

io ne parlavo settimane orsono:
* di covid19 si schiatta anche male.
* di covid19, per il 70%, muoiono maschi.
* uniamo i due dati e… non stupisce sapere che le femminista hanno festeggiato alla grande.

secondo il mio parere, a festeggiare erano la quasi totalità delle femministe,  secondo l’opinione di alcune femministe (…) questo festeggiare non era assolutamente vero o valevole. (maddai! non l’avrei mai detto!!!)
tuttavia, questa opinione non la sostenevo per inventiva personale: era un semplice annotare quello che le stesse femministe “comuni” e a maggioranza, scrivevano  nei vari gruppi facebook, twitter, reddit e via discorrendo.  e non erano 4 o 5 tizie… erano a dozzine per centinaia e centinaia di pagine. non un numero esiguo.

tanto per dire: la vendetta qui prende un gusto anche maggiore perchè le femministe non si sono dovute “sporcar le mani”. ad ammazzare i maschi ci ha pensato una pandemia, quindi non hanno dovuto neanche fare il lavoro sporco. meglio di così non saprei proprio. anche se bisogna considerare che questo agire indirettamente, non è stato poi così appagante per loro. ma vabbè… è un qualcosa… sempre sperando che un domani arrivi un Covid20… per un altro giro di feste femministe 🙂

ora, arrivati a questo punto… ** solit* carissim* femminist* usano la carta magica del “ma non sono femministe quelle che hanno detto quelle cose brutte brutte“.

ah.

tuttavia poco sopra annotavo che il femminismo si presenta (o si definisce) proprio come un “open source”, un qualcosa per cui tutte sono femminismo. per alcune di queste, “tutti” sono femminist*.

ma sia quel che sia… se nelle intenzioni nobili, tutte possono mettere mano ed essere femministe… ALLORA quelle dichiarazioni… SONO IL FEMMINISMO. che sia una parte maggioritaria o che sia altro… è indifferente. ogni essere umano un minimo coerente deve accettare questa logica. oppure si sceglie di essere femminist* e la coerenza e la logica finiscono a ramengo.

ma tornando ai fatti di Clementina…

è stata sincera.

il popolo s’è sdegnato.

a questo punto diventa evidente che è il popolo ad essere il problema. perchè se il popolo prende a lamentarsi per un tweet verace (sessista, classita, razzista) MA non batte ciglio dell’ipocrisia femminista perenne dove queste vendono belle storielle etiche di facciata, con le solite patetiche frasi fatte, bufalare ma politicamente corrette, vedesi “ma noi non vogliamo i maschietti morti!!!! noi vogliamo il bene di tuttiiiih“, ma nella realtà dei fatti sono delle macellaie… dove i vari social media hanno mostrato l’effettiva sincerità femminista nelle intenzioni, sogni o desideri… ovvero sperare e vedere maschi morti… allora il futuro offre il buio intellettuale assoluto.

adattatevi e SALVATEVI.

tristemente, si deve accettare la verità:
il popolo preferisce farsi raccontare bugie facili da accettare che verità diffcili da digerire.
ed in questo le femministe non hanno concorrenti. 

la cosa ironica è che, Clementina, se ne sbatte dei filtri “politically correct” (anche perchè è una femminista, quindi… ma chi le può dire qualcosa?!?!?) e quando una femminista si comporta in quel modo… si crea sempre un “loop” caratteristico, per certi versi comico:

  1. la femminista di turno dice la verità: maschi merda, morite.
  2. il popolo s’indigna dell’affermazione. ma non s’indigna del femminismo.
  3. la maggioranza delle femministe supporta la femminista sincera ed il popolo (per troppi motivi) glissa letteralmente.
  4. il ciclo si conclude con una minoranza di femministe, attentissime alle pubbliche relazioni per cui l’immagine sacra del femminismo buono e giusto deve essere mantenuta a tutti i costi, in cui si cimentano in salti carpiati ed arrampicature sugli specchi, con spiegoni patetici e comici pur di ridimensionare le dichiarazioni da cui tutto è partito.

e così a seguire, fino alla dichiarazione femminista “scandalo” ma veritiera che ri – genererà tutto questo teatrino, un’ennesima volta. fino a quella successiva. e quella dopo. e così via.

sono decenni che la cosa procede in queste maniere. ed ogni volta è il solito ciclo di cazzate: “ma non è vero che le femministe vogliono i maschi morti o che li odino blah blah blah (inserire cazzate ipocrite varie)” quando poi non si contano neanche più le perenni guerre mediatiche femministe contro il maschio a suon di “maschi tutti pezzi di merda, maschi tutti stupratori, maschi tutti mafiosi, maschi tutti violenti…” etc etc.

ma passiamo ai lidi nostrani.

caso 2 – l’Hikikomori

da alcuni mesi, specialmente tramite youtube, un ragazzo porta avanti delle tematiche particolari, mettendoci faccia e nome. il soggetto è Marco Crepaldi. Laureato in Psicologia Sociale e specializzato in comunicazione digitale.

MarcoCrepaldi

e qual’è la sua tematica? Hikikomori. riassumendo velocemente: quelle persone che si isolano dal mondo (si anche dalla famiglia) nelle loro camere, con i loro giochi, cartoni animati, film, fumetti, musica. questo perchè il mondo “esterno – reale” non è accettabile. e la quasi totalità di queste persone “eremite” ha come maggioranza… maschi. è una problematica conosciuta in Giappone ed in espansione, pare, ovunque.

oltretutto, scavando nel suo operato… scopro che è uno piuttosto vicino alle ideologie femministe. o lo era. una su tutte: patriarcato? eh si, problemissimo, secondo lui.

ma fin qui… fin tanto è rimasto in questi temi…
…nulla di eclatante è accaduto. circa.
CIRCA.

“circa” perchè… che un qualcuno vada a parlare al mondo, via internet, che ci sono maschi che non se la passano bene… aveva attirato subito alcune femministe pronte a cagare fuori le prime bestialità.

ma le cose, in questo strano limbo, andavano avanti…

ed andarono avanti… fino all’evento catalizzatore.

e qui le cose precipitano: ci sono una serie di eventi, districare il tutto è un bordello… ma riassumendo alla meno peggio: Marco, mentre prosegue il suo lavoro online… tira in ballo il femminismo.

eh si.

oh si.

e quindi ci siamo capiti su cosa stia per accadere…

APRITI CIELO.

il femminismo reagisce alla solita maniera: intolleranza alle opinioni non conformi ai dettami suprematistici femministi, ferocia sadica vendicativa, bullismo distruttivo. il femminismo si mostra per quello che è nella realtà dei FATTI: una vero e proprio branco, con l’unico obbiettivo di sventrare la preda senza alcun freno o remora.

fioccano auguri di morte

e… minaccie di morte 🙂

e no… non sono 2 o 3 gattare a scatenare tutto questo pandemonio. oh no… a fare questo cyberbullismo femminista ci stanno vagonate di femministe a “commentare” (e sono gentile).

MA la fortuna vuole che di questo porcaio isterico venga documentato, salvato via screenshot con tutti i vari messaggi, commenti e quanto di altro le femministe s’inventino. tutto finisce online nelle varie pagine antifemministe social media. non difficili da trovare.

…ora… con la Clementina c’era solo un tweet da mettere qui e la storia era “semplice”… ma con il caso Crepaldi, con questi insulti salvati e quelli che  facebook, instagram e youtube cercano di rimuovere COSTANTEMENTE… c’è da essere sommersi da una pila di merda che… è veramente troppo. anche perchè già il documentare il merdaio femminista ha il suo bel costo. mettere in upload anche gli screenshot… no grazie. c’è un limite a tutto. quindi, se volete gustarvi gli screens, fatevi un giro nei suoi vari canali, instagram, facebook e youtube… ed ammirate il femminismo per quello che è nella realtà dei fatti.

e, ah si… nota finale: il nostro giovanotto, alla fine, annuncia di “chiudere bottega”. a suo dire è per prendere un momento di pausa. e a fare una capata nelle varie paginette facebook o account twitter delle femministe, le esultanze si sprecano. se la godono anche se alcune si lamentano che non si sia ammazzato 🙂

spettacolare.

e dopo aver letto tutto questo… beh, ricordiamola a questo punto… ricordiamo l’ipocrita pubblicità che il femminismo vende per il popolo tardo: “il femminismo non vuole la morte dei maschi! vuole la parità, un mondo più giusto ed eticamente migliore di quello oppressivo patriarcale che impone sofferenze a tutti i generi. il femminismo promuovere giustizia, pace, bene, amore, coscenza, rispetto. ihihih…”

si certo, buonanotte… ariecco le solite buffonate ipocrite dichiarazioni femministe di facciata, le solite storielle per chi vuole credere negli unicorni.

per l’ennesima volta si ripresenta la struttura d’azione femminista: le intenzioni? tutte nobili e “superiori”. intenzioni che tuttavia rimangono SEMPRE intenzioni… e che vengono vendute come FATTI!!!!

e parlando di fatti… quelli sono sempre diametralmente opposti ai propositi femministi.

c’è uno sfoggio di disonestà che è un capolavoro di sociopatia.

ma in questa faccenda c’è un “finale”… un finale che, come per ogni miglior storia, lascia un amaro… gustoso.

tutta questa faccenda (usando un eufemismo di gentilezza) ha portato PERSONE a prendere una posizione contro le femministe, contro questo loro perenne bullismo, spietato e feroce. questa volta c’è una reazione netta comune di individui contro il femminismo …e non per il babau, ovvero la “misoginia” frignata da decadi, ma per il DIRITTO di poter parlare senza che una merda umana ipocrita schizzata isterica, ti minacci di morte. 

di entrambi i sessi.

è forse la prima volta che vedo una cosa simile, così netta.

ed il tutto avviene, per ironia della sorte, con le modalità tipicamente usate dal femminismo. facendo una “campagna” mediatica, con hashtag, tweet, post nei vari social media.

alcune persone iniziano a dire no direttamente al femminismo vero.

mai visto prima.

e via:

crepa_ldi

questo mentre OVVIAMENTE le femministe stanno come ovvio giustificando pateticamente quanto fatto, accampando scuse per il loro viscido operato, vendendosi vittime di tranelli, macchinamenti di incel, mra, mgtow, nonna papera e le cavallette.

incredibile, direi.

 


 

ora…

…si potrebbe anche terminare qui… ma perchè smetterla quando si può completare con gusto, questa piccola documentazione di femminismo pratico???

per cui…

caso 3 – pedofile giustificate

riassumendo velocemente: una LEI, una infermiera di Prato sui trentanni, si guadagna una gravidanza. il padre? un tredicenne.

questi i fatti.

un articolo in merito, riassuntivo, lo si può trovare sul fattoquotidiano.

ora.

basta farsi una ricerca per internet per vedere come i media, ovvero la succursale della politica femminista… ed il femminismo stesso, reagiscano per questo caso nel mutare sistematicamente tutto l’accaduto… in un qualcosa di aberrante perchè c’è una lei, accusata in questa inchiesta.

ed a questo punto non si può non notare come si ritorni al solito modus operandi femminista con il relativo solito business: l’evento se non si può nascondere allora è da sminuire ad oltranza, sia nei media sia e specialmente nel femminismo. e la sorella accusata… è da rivendere vittima.

e così avviene.

il femminismo inizia a martellare e rimodellare la storia. e le care femministe riscrivono gli eventi, impunemente:

  • lui in realtà è l’amante (eh si… l’amante!!!)
  • la storia di pedofilia diviene “una storia tragica devastante
  • la diramazione della notizia muta in “mille mostri
  • le conseguenze penali diviene “ossessivo e barbarico ricorso carcerario“.
  • la morala degli eventi: una sconfitta della civiltà.
  • al peggio si finisce in: “è pedofila? non esageriamo!!! è colpa del patriarcatoooh!!!!

eh si.

e tanto per dire…. l’huffingtonpost , noto per essere succursale femminista di primo livello, persiste nell’intitolare “quindicenne” quando in realtà la vittima era tredicenne, all’epoca dei fatti.

una pedofila si FOTTE uno di tredici anni, rimane incinta e ricatta psicologicamente la sua preda. ed il femminismo difende ad oltranza e a qualsiasi costo la sorella pedofila. “eh ma è malata, depressa post partum, aiutiamolaaah non opprimetelaaah“.

ed è tutto ok.

e visto che ci siamo… visto che per il femminismo siamo in un mondo patriarcale… è strano notare come nome e cognome della colpevole siano censurati…

curioso caso.

caso NON curioso è constatare come il femminismo sia, anche questa volta, coinvolta con la difesa delle pedofile predatori di maschi… e non è la prima volta.

basta ricordare il caso della pedofila JULIA VICKERMAN. ed ometto di riportare le notizie più orribili, che abbondano oltretutto… da madri ad “amiche” che ne hanno combinate e ne combinano e ne combineranno di ogni sulle loro PREDE.

ma nonostante tutto questo… per il popolo non è accaduto nulla.

è la normalità.

tutti calmi.

a questo punto direi che è il momento idoneo per ricordare i carissimi proclami femministi: “noi migliori perchè donneeeh, noi faremo un mondo migliore, maschi merda, assassini, stupratori, patriarcali, oppressivi, il femminismo vuole giustizia e parità, il femminismo non odia mica i maskiiiii“.

beh, come si è visto… certo!

marmotta

ed ora…

a conclusione…

questa immagine ha tutto un altro sapore:

we-all-can-do-it

🙂

femminismo nella pratica.

21 pensieri riguardo “femminismo: dall’ideale alla pratica.

  1. Le femministe creano dozzine di gruppi di odio. Ma per qualche assurda ragione solo reddit ha chiuso uno dei loro gruppi, gli altri social invece le lasciano in pace. Su FaceBook non verranno mai e poi mai bannate.

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    1. beh, se le femministe comandano i media, se le femministe impongono direttive etiche ad ogni livello… ti pare bannino loro stesse? XD

      bannano giusto quelle che fanno troppo casino (in negativo), ovvero quelle che con il loro scrivere, mostrano un tale odio/disprezzo/razzismo/sessismo ai maschi che diventano indifendibili in qualsiasi modo… e le femministe sono campioni dell’arrampicata sugli specchi eh…
      oltretutto…. guarda l’ironia.
      bannano quelle che vengono definite “estremiste” MA la realtà è che queste estremiste sono SINCERE… a differenza del femminismo “comune” o “di massa” che vive d’ipocrisia totale: persegue odio/disprezzo/razzismo/sessismo ai maschi in maniera sistematica MA si rivende all’opposto (avevo detto che le femministe hanno in mano i media??? e che i media fanno propaganda?????? ecco, ora fare 1+1 diventa semplice…)

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      1. Oramai è impossibile non notare il trattamento privilegiato di cui godono i gruppi di odio femministi. Per essere bannate devono proprio andarci giù pesanti, devono arrivare a proporre brutalità innominabili, altrimenti vengono lasciate libere di promuovere odio e razzismo.

        Non capisco veramente perché tutti facciano finta che il femminismo sia quello che non è, sembra che gli utenti FaceBook siano contenti di seguire quelle blande pagine popolari e vogliano a tutti i costi evitare riflessioni storiche sul femminismo, vogliono solamente comprare l’ultimo libro trendy della loro femminista marketer preferita per entrare nel loop di qualche comunità o social.

        Il bullismo che praticano queste femministe pop mainstream è veramente indegno, se la prendono con i deboli, contro i ragazzini, loro che sono forti perché hanno migliaia di follower.

        Mi fanno veramente schifo.

        Scusa lo sfogo. Non le sopporto queste Karen marketer e SEO bulli dei social.

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      2. non credo si possa definire “trattamento privilegiato per il femminismo” quanto “conquista di potere del femminismo”… perchè un “trattamento privilegiato” lo vedi sempre come “concessione” o come “favore”. qui invece siamo al cospetto di un sistema che detta legge mafiosamente, a chiunque ed a qualsiasi livello, incontrollabili da ogni istituzione e legge.
        non sono più privilegiate da un trattamento.
        sono loro che sono il trattamento che detta legge.

        la prova è che chiunque al giorno d’oggi deve stare attento a cosa dice, non vi è libertà di parola ma solo un obbligo nell’aderire alle ipocrite linee guida di pensiero moralistiche femministe.
        non puoi dire nulla contro le femmine, puoi dire tutto contro i maschi.

        e per il “tutti facciano finta che il femminismo sia quello che non è” io l’ho sempre definita in “il femminismo è il crimine perfetto di un regime in piena propaganda”.
        è esattamente uguale in tutto ad un qualsiasi regime dittatoriale o sistema fanatico religioso. la pensi come me? bene. non la pensi come me? ti indottrino. resisti alla mi indottrinazione? ti distruggo. e una volta distrutto… ne esco pulita, tu che sei distrutto sei colpevole ed oppressore.
        è la normale dittatura.
        e come tutti i dittatori, le femministe seguono gli stessi modelli sociopatici: si vendono sante, sono delle macellaie.

        ed abbiamo visto nella storia come la popolazione seguiva le storielle della propaganda… quando in realtà succedevano le peggio cose in dittatura.
        vogliamo chiedere ai tedeschi? ai russi? agli iraqeni? o senza andare lontano… noi italiani ne dovremmo sapere qualcosa.

        quindi, non mi stupisce che il gregge si metta a seguire la propaganda di turno.

        a sto punto… come fai ad incolpare “tutti”????
        prendi le femministe medie, tipo “la femminista da giornale”.
        quella che legge ilfattoquotidiano pensando di essere troppo avanti e super emancipata perchè legge e commenta “articoli intellettuali progressisti” (femministi)?????
        segue la propaganda o forse se ne rende conto ma tale è la voglia di vendetta su maschi che segue le direttive con gusto di vendetta.
        e se togliamo il pubblico indottrinato, alle manifestazioni femministe ci stanno 4 gattare. e pure quelle sono pedine indottrinate, boccalone che svendono la loro vita per una causa che non possono dirigere. sono le perfette consumatrici di un prodotto che loro possono solo divulgare, vittime in un sistema piramidale che le sfrutta per quello che possono fare: urlare e ripetere la dottrina femminista. e quelle poche che dopo tot si rendono conto delle stronzate… vengono subito asfaltate con cattiveria dalle “sorelle”. per le traditrici… gli auguri di morte e stupro è il minimo.

        e così… alla fine ti trovi un prodotto.
        il femminismo è solo un’esportazione.
        ovunque arrivi è la solita fotocopia, il solito modello femminista anglosassone americano.
        sia in spagna, sia in russia, sia in korea.
        è sempre la solita clonatura riadattata.
        e le 4 gattare di turno sono sempre uguali come profilo.
        e si comportano in maniera uguale, perchè hanno lo stesso profilo comportamentale ideologico.
        tutti cloni che pensano di essere entità singole che si distinguono dalla massa per una lotta ideologica superiore “che solo loro capiscono e possono” quando in realtà navigano in una banalità ed inettitudine devastante.

        ma… maggiore è il loro abbaiare, maggiore è il loro bullismo e maggiore sarà la loro disfatta.

        non credere di essere l’unico a vedere stà merda.
        lo scrivevo tempo fa.
        i gruppi femministi hanno un numero che è sempre più o meno quello nei vari reddit, twitter, facebook.
        i gruppi mgtow o mra o incel invece continuano ad aumentare nonostante vengano bannati a manetta.

        tanto l’umanità non impara dalla storia.
        la storia si ripete ciclicamente, tutte le dittature cadono e vengono spazzate via.
        è inevitabile.

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  2. Crepaldi era seguito anche da molte ragazzine e donne, e nei suoi video usava sempre toni soft, mai volgari o che altro.
    Comunque, dovresti fare una precisazione alla vicenda Crepaldi: a prendersela contro di lui sono stati (sì, ci sono stati anche uomini, non solo femmine) i cosiddetti “antirazzisti” (sai il movimento che va ora di moda, Black Lives Matter…) difatti nota che ricorre il termine “bianco”, a mo’ di insulto.

    Non sopporto neanch’io questa bufala del “privilegio bianco” che ora va molto di moda e che è una sciocchezza che abbiamo importato dagli USA.
    (da loro il problema razzismo esiste dal 1700…)

    Comunque, lo dicevo già su altri blog, le femministe in realtà fanno guerra anche tra loro stesse: pensa alle femministe anti trans e a quelle pro-trans, o a quelle pro-porno e a quelle anti-porno…
    anche qui in Italia non sono mancate litigate tra alcune note bloggher.
    Ricordo anche la vicenda Silvia Romano, dove alcune la osannavano (perché sono femministe pro-islam) altre no (perché sono femministe anti-islam)

    diciamo che non esiste un unico femminismo ma più femminismi anche agli antipodi o per usare la tua azzeccata definizione “tutto è femminismo”.

    Mi sono stupito, piuttosto, che il libro antifemminista di Santiago (in due volumi) sia stato pubblicato sul mercato editoriale… contro Santiago (esplicitamente antifemminista, rispetto a Crepaldi) non ci sono ancora state “shitstorm” da parte di social femministi… strana, come cosa. Forse le femministe non sanno dell’esistenza dei due libri di Santiago?

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    1. crepaldi, mi son reso conto in seguito, è stato un caso che ho sfiorato superficialmente.
      vero, era ed è seguito da femmine di ogni tipo ed usava una condotta verbale “accademica”. toni pacati, termini contenuti.
      per quanto riguarda chi è andat* ad abbaiare contro quel tizio, alla fine si può dire che c’era chiunque.
      dalla femminista rad a quella da trafiletto di IoDonna alla liceale… fino ai maschi (…). dei “razzisti” non ho fatto molto caso, devo dire.
      e ormai, mi interessa molto poco, anche perchè il caro crepaldi è un femminista…
      che ironia! un femminista preso di mira da altr* femminist*
      la vita è ironica a volte.

      per quanto riguarda il privilegio bianco… non è la prima stronzata importata dagli USA.
      e non sarà neanche l’ultima.

      per quanto riguarda la guerra interne al femminismo è verissimo.
      ma è per tutti i movimenti che non hanno una figura cardine centrale.
      difatti nel cristianesimo romano… non esistono altre “correnti”. il papa dice e la sua parola è legge. chi non la gradisce si costruisce la sua chiesa cristiana… ma che a quel punto diventa quasi un altro movimento.
      la cosa diviene allo stesso modo per tutti gli altri movimenti. siano religiosi (tutte le altre religioni dove non esiste una figura guida a capo) o politica o ideologica.

      quindi si, anche io mi rendo conto delle diramazioni in varie sottoclassi o classi del femminismo.
      solo che per quanto mi riguarda, sono tutti cancri intellettuali XD

      di santiago non sapevo nulla.
      e forse non lo sanno neanche le femministe…. per questo santiago non ha ancora ricevuto il loro “rispetto” (che è quello per cui combattono, no? uguaglianza, rispetto, bontà, giustizia…)(tranne quando hai da ridire contro quello che sono… a quel punto ti augurano la morte e provano a distruggerti)
      ma diamo tempo al tempo: prima o poi le femministe troveranno il libro e l’editore verrà minacciato. all’autore invece daranno la caccia fino a linciarlo. perchè loro sono le paladine de uguaglianza, rispetto, bontà, giustizia, no? XD

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      1. infatti è una cosa strana, ci ho riflettuto anch’io… che non abbiamo già fatto la shitstorm contro Santiago… secondo me è perché ancora non sono venute a saperlo, ma mi sembra strano perché so che monitorano tutti i siti d’attivismo maschile (soprattutto Stalker sarai tu che è quello più famoso) e si intrufolano, delle volte. come si dice… “Il Grande Fratello vi osserva”… 😀 solo che in questo caso è virato al femminile

        è davvero strano, ripeto, che non sia già partito il linciaggio virtuale contro Santiago, essendo lui già stato più e più volte ospitato su SST… mi sarei aspettato che le turbofemministe organizzassero proteste ecc. ecc. o scrivessero sui loro siti, e invece nulla, nada de nada, tutto tace… almeno per il momento.
        Il che è davvero strano perché in genere prendono subito la palla al balzo dando in escandescenze, ma senza aspettare…

        Comunque sì, il “linciaggio virtuale” di Crepaldi si è scatenato quando lui ha messo in dubbio la sciocchezza del privilegio bianco, su Instagram… da lì è partito l’attacco soprattutto dai cosiddetti “antirazzisti”. Poi, certo, sono confluite anche le turbofemministe gattare, ma tutto è partito dagli “antirazzisti”.

        Esatto, il femminismo non ha una papessa… quindi alla fine si formano piccoli gruppi di gattare che si scannano anche tra di loro.

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      2. su santiago credo non l’abbiano ancora individuato o forse… attendono per scatenargli contro il gregge per farci una propaganda strumentale nel momento più propizio, in modo da guadagnarci in vittimismo e visibilità, in modo da poter battere cassa in una posizione di vantaggio totale.
        esmpio? metti che salta fuori uno tizio che picchia una lei… e questo si viene a scoprire essere fan su facebook di questo santiago. a quel punto le femministe avrebbero un’occasione ghiotta e perfetta per rispolverare il loro canovaccio: maschi assassini stupratori violenti! siamo vittime. dateci soldi e potere. quote rosa, finanziamenti per le donne, per i centri antiviolenza, per le case delle donne (che gli affitti sono optional)
        …e ho una mezza idea che le cose andranno così…

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  3. rettifico, sembra che il libro di Santiago non sia propriamente antifemminista:
    sono incappato in questa lunga discussione (ci sono anche parecchi post, sempre sul forum)
    https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,17087.0.html

    Non so cosa pensare… il libro non l’ho letto, ma a leggere le recensioni che sta scrivendo l’utente Vicus sul libro di Santiago qualche dubbio mi è venuto… forse è per questo che le femministe ancora non l’hanno preso di mira?

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    1. se il metro di giudizio è l’essere presi di misura dalle femministe x essere considerato contro o a favore proprio alle femministe… allora io dovrei essere considerato ultra femminista 😀

      poi… (e questa è una cosa su cui vorrei incominciare a martellare) tutti i movimenti anti femministi a volte si fanno la guerra solo per un concetto che li divide. vedesi politica o religione (“ah, quello è comunista/fascio quindi lo banno. io sono anti femminista ma i fasci/comunisti qui non hanno diritti !!!” o “si dice anti femminista e poi non crede nella famiglia, in cristo e nel nostro signore? allora è un finto anti femministaaa” e via discorrendo.

      bisognerebbe incominciare a smetterla di essere così schizzinosi.
      tanto è impossibile trovare una persona che abbia tutte le idee uguali alla nostra.
      per cui servono compromessi…

      stessa cosa si è vista con la resistenza durante la guerra.
      si facevano la guerra contro i nazi/fasci… e si facevano la guerra anche tra loro! assurdo a pensarci, ma se è andata in quel modo all’epoca, figuriamoci se non è alla stessa maniera tra i vari gruppi anti femministi. difatti, il femminismo stesso è nello stesso limbo, con 1000 teste d’idra…

      per cui… ‘sto santiago… ha scritto La grande menzogna del femminismo? si. quindi stare a sindacare su quanto è anti femminista, o se è femminista come dico io o lui è meglio evitare.
      che tra le altre cose è la stessa sequenza di giudizi in cui è incappato il crepaldi. “è anti femminista? è razzista? ammorteeeh!!!!!” passa il bordello è gli anti femministi ora lo etichettano come femminista! ahahaha assurdo 😀

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      1. io sono un MGTOW ateo e ti posso dire che ho trovato antifemministi che mi hanno criticato perché:
        1) non credo nel cristianesimo (da loro ritenuto la verità senza se e senza ma) e nelle religioni in generale
        (anzi, critico aspramente i privilegi che vengono dati alla chiesa cattolica)
        2) faccio sesso, ma non sono sposato e non voglio figli e non favoleggio di un “matrimonio tradizionalista” come se fosse l’età dell’oro della condizione maschile.
        al contrario, ritengo che avere una moglie a carico, casalinga che non lavora (e non perché non l’ha trovato) sia oltremodo pericoloso, una sorta di cappio al collo per l’uomo,
        ma sono stato criticato anche su “SST” per aver espresso idee MGTOW sotto un loro articolo che parlavano proprio di questo…

        infatti ci sono guerricciole anche all’interno del nostro movimento, è un po’ triste, a pensarci.

        Il libro di Santiago non l’ho letto, quindi adesso non posso dire se sia o meno un testo ben scritto.
        Quella discussione però mi ha sollevato qualche dubbio, ma la cosa migliore da fare resta sincerarsi di persona leggendo il testo in questione.

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      2. ti confermo lo stesso.
        giro gruppi antifemministi, mgtow, incel, mra, femministi maschili di tutto il pianeta, da USA a india.
        all’inizio avevo discussioni per ogni virgola: è di destra, è di una casta, crede in dio, è anarchico, appoggia trump, appoggia sanders.
        poi mi sono fermato un attimo… e mi sono notato come queste inutili discussioni oltre a non portare a nulla, non fornivano niente (ovvero rendevano più forte il femminismo)
        bisogna incominciare a rendere radicato un “vivi e lascia vivere che le femministe se la godono ANCHE per queste stronzate”

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  4. Se posso dare un contributo, dico questo: la maggioranza delle donne è filofemminista, ma non ha tempo per interessarsi al femminismo, pertanto ragionano come delle bambine. Per loro se critichi il femminismo sei un cattivo, il cattivone maschilista. Queste cose le insegnano all’asilo e molte donne rimangono con quella mentalità.

    In verità ci sono molti modi di criticare il femminismo. Per esempio quel signore che chiamate “cicciogay” è un fervente cattolico e ci offre spesso la sua prospettiva. Altri invece sono schierati altrove, magari MGTOW o incel o redpillatori o PUA o MRA o altro ancora e tutti hanno qualcosa da criticare nel femminismo. E se noti, anche le femministe fanno molta autocritica, quindi non è che essere antifemminista vuol dire “essere cattivo”. Bisogna mollare questa mentalità infantile.

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    1. le donne sono tutte femministe. anche quelle che sono state scottate… rimangono femministe. salvo casi particolari, lo sono tutte. anche quella che è voluta stare in cucina per tutta la vita, a far figli e basta. anche lei è femminista.
      quello che le rende evidenti femministe o meno, è l’animo e la volontà di volerlo dimostrare. molte semplicemente non vogliono o non riescono. ma tutte, specialmente tra loro, sono femministe. e di quelle che sono femministe… la quasi totalità è appunto come noti: non ha tempo per interessarsi al femminismo ad un livello maggiore della rivista da edicola tipo “Donna Moderna”. sono femministe per sentito dire e per volontà personale. prendono ideali nobili e li fanno propri come femminismo. insegnamenti presi in tenera età e mai abbandonati. MA anche mai analizzati.
      …o per lo meno, alcune magari dopo essersi passate anni a leggere femministume… incominciano ad arrivare ad un livello per cui molte cose non tornano, saltano fuori incongruenze, illogicità, incoerenza ed anche follia. ed a quel punto… scelgono (direttamente o indirettamente) come evolversi: nell’odio perchè inette (una Murgia o una Terragni o una Ermetica di Abbacchio i muri), oppure continuare a indagare e… bhe si vede come finisce. ci sono mille casi, quelle che io chiamo teste d’idra. mille evoluzioni, mille politiche, mille pensieri… e questo produce il famoso “ma non tutte le femministe”. buona scusante, ma non altrettanto valevole.
      di base, sono tutte femministe “interessate disinteressate” (o filofemministe come dici) con un background culturare femminista prossimo al sentito dire mixato alla martellante propaganda politica femminista vera. tanto per sentirsi bene in loro, con l’anima in pace, per non sentirsi “usate” dal famoso badriargadooh.
      per cui, si arriva a noi: se critichi ovvio che queste sbarellano all’istante.
      anche “giustamente”, direi. critichi un ideale puro (nella loro superficialità) che per loro è una base sacra. ovvio che poi danno di matto. è come andare a criticare il WWF. è rinomato per essere una figura positiva e se incominci a criticare… è naturale riceve del “cattivo”. un’ideale nobile conosciuto per propaganda ed indirettamente, non può avere critiche. ed il femminismo in questo ci sguazza, facendo leva su tutto questo.
      (ben inteso che wwf e femminismo non sono minimamente paragonabili)

      per quanto riguarda “cicciogay” lo trovo “puntato” ogni tanto su theindependentmanitaly, ma non ho ancora capito chi sia… e non credo di averci mai avuto a che fare.

      per le critiche… si ci sono mille e più modi. e si, anche le femministe stesse avanzano critiche allo stesso femminismo…
      MA
      quante o quanto di queste loro critiche, hanno un’utilità?
      perchè se io prendo un gerarca nazista, gli rifilo un buffetto dicendogli “cattivo” e poi… finita li… è un conto. se prendo un gerarca nazista, lo processo pubblicamente mondovisione rinfacciandogli ogni porcata, smontando ogni sua difesa e poi gli faccio pagare il conto, creando poi un pensiero comune anti nazista che stanga ogni filo nazista in erba… è tutta un’altra questione!
      qui non siamo più in una mentalità “infantile” ma in una mentalità dove alcune critiche sono all’acqua di rose e “furbe” (critico in maniera per cui mostro il mio essere critico… e quindi falsamente progressista, ma non faccio alcuna vera critica per cambiare o alcun danno per eliminare i mali) per cui… è solo una presa per il culo.
      per questo io sono per il troncare con il femminismo senza ma e senza se.
      si fottano nel loro stesso veleno. con mio sommo piacere.

      se invece parliamo di mollare la mentalità infantile in gruppi con persone differenti ed idee differenti, tutte legate dall’essere antifemminista, ok… ha senso. la mentalità di sbranarsi tra gruppi di ideali, in gruppi sempre più piccoli fino ad arrivare ad un solo “me” contro tutti… si, la deve finire.
      se ne era parlato sia in alcuni gruppi come in altri blog qui. i vari “tu sei di destra o sinistra, bianco o nero o altro, del nord o del sud, religioso o ateo” è una cosa contro producente quando hai a che fare con quel cancro del femminismo.
      e forse… lo è sempre stato…
      ecco, questo è il grande merito del femminismo. capire che il fronte comune (antifemminista) è un dovere di tutti i credo. e quando ci sei dentro, prima o poi lo comprendi, è LA verità. qualunque sia il tuo credo religioso o politico, la tua tendenza sessuale, la tua locazione… sono tutte descrizioni che perdono significato perhcè sei un XY, il nuovo mostro di questo millennio che ha l’unica funzione di essere il parafulmine di tutte le isterie del femminismo.
      e questo fare fronte comune incomincio a vederlo: ho a che fare con persone di ogni tipo: americani ed indiani, europei o asiatici, dagli atei a religiosi. che siano ultra razzisti nazi-fasci come (in quantità minore) marxisti. americani “maga” super capitalistici come anarchici puri.
      alla fine, tutti diversi e tutti legati dall’antifemminismo.
      e questo porta all’incredibile: tutti uniti che alla fine si sopportano e magari si rispettano anche.
      …ironia eh? ci voleva un femminismo a trattare come merda i maschi per far capire ai maschi che poi merda non sono.

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    2. con femministe che fanno autocritica intendi Camille Paglia?
      bah, credo sia odiata da quasi tutte le femministe

      anche Esther Vilar venne osteggiata all’epoca, a quanto dichiarato, è stata minacciata di morte

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  5. Non credo che tutte le donne sono femministe… o meglio, cerchiamo di inquadrare correttamente il termine.
    se per femministe si intende una donna che: 1) vuole fare sesso quando vuole lei con chi vuole lei 2) non crede di essere ridotta solo al suo imene\verginità come “la sua qualità più bella ed essenziale” 3) vuole un lavoro e vuole uno stipendio non da sguattera mezza morta di fame 4) vuole essere libera di spendere i suoi soldi come vuole senza consegnarli al marito capofamiglia 5) vuole essere libera di interrompere una relazione, è ovvio che il 99% delle donne sarà femminista e si dichiarerà come tale. Essere schiave credo possa piacere solo a quelle donne masochiste. La libertà piace a quasi tutti, essere privati della propria libertà non piace a nessuno o quasi.
    Quindi, la maggioranza delle donne si dichiara femminista pensando a istanze come queste che ho elencato, che sono entrate nel vivere civile occidentale a partire dal Novecento, soprattutto dagli anni Settanta in poi.

    Se però con femminismo intendiamo cose tipo “non depilarsi\non truccarsi\sembrare dei soldato jane” ed estremismi simili, credo che neanche l’1% delle donne si sentirà femminista.

    Del resto, però, mi risulta difficile pensare che un’islamica o una cristiana siano e si comportino da femministe… queste le vedo più come donne che vogliono il patriarcato, cioè amano fare da casalinghe, farsi mantenere dal marito a cui lasciano la capacità decisionale su tutto o quasi, coprirsi, fare sesso unicamente con fine riproduttivo…

    Però, da MGTOW ateo io non considero il tradizionalismo religioso la soluzione per la questione maschile dei nostri diritti: piuttosto, è una zavorra, è mettersi il cappio al collo da soli… infatti, una moglie tradizionalista è una moglie che:
    1) non vuole lavorare, quindi fa da casalinga e starà pure segregata in casa, timorosa e sottomessa al marito, ma la devi mantenere tu con il tuo stipendio!
    2) se vuole una famiglia numerosa, vorrà fare sesso solo per restare incinta molte volte… e anche qui, chi mantiene la famiglia numerosa? sempre il marito!
    3) aggiungiamo anche che l’occhio vuole la sua parte, e una donna tradizionalista religiosa alla Madre Teresa di Calcutta non è certamente una bomba sexy e una tigre da letto; sì però a me non eccita una donna “non porca”, mi piace la porcellina da porno che mi fa sesso, che indossa lingerie hot, che vuole stuzzicarmi con certe occhiate e moine… la beghina che recita il rosario la trovo ammosciante e vuole fare sesso alla missionaria e giusto per farsi ingravidare mi deprime: non ci starei mai con una donna così, una simile patata lessa ammosciante e amorfa, figuriamoci lo sposarmela e il mantenermela finché morte non ci separi (sic!).

    Per cui, secondo me il tradizionalismo religioso tanto in voga su certi siti e che ha personaggi di spicco che vorrebbero farci tornare al Medioevo, con tanto di divieto di porno e masturbazione (come ho letto in giro!) è controproducente per gli uomini… ma lo spiega già bene Eric Lauder in tanti post contro il tradizionalismo religioso di certa questione maschile, e quindi non ripeto cose che lui ha già scritto

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    1. io in occidente di donne che finiscono “schiave” devo vederle (tolti i casi di psicopatici che incatenano le figlie nel seminterrato per 20 anni)

      quindi questo essere schiave… ritorna ad essere più l’ennesima propaganda.
      è un volere essere liberi secondo le proprie idee e quanto torna comodo.

      per le percentuali esempio credo che abbiamo la stessa idea.

      la quasi totalità è femminista di facciata, per quanto torna appunto comodo. femminismi da passaparola e da propaganda.
      ma appena si vedono femminismi veri (tagli di capelli netti, capelli ultracolorati, tatoo, occhiali da mezzo kilo, abiti “a ideologia”, ateggiamenti etc etc) la percentuale si riduce tanto che si ritorna al solito gruppetto d’isteriche gattare che urlano nude nelle loro manifestazioni improvvisate perchè il maschio bianco cis è violentatore di mucche e scrofe ed il futuro e vegfemminista.

      ultimamente ho avuto a che fare con cristiane e “femministe” e sono molto simili a quel 99% di femministe comuni. di certo non a quel 1% gattaro.

      ultima parte, il “ritorno al medioevo”.
      non vi sarà mai alcun ritorno.
      non si torna mai indietro.
      e anche le varie leggi proibizioniste hanno mostrato tutti i loro fallimenti (in america il proibizionismo anti alcol è stato un disastro).
      quindi… anche l’ipotetico divieto di porno e masturbazione è completamente inapplicabile e inmpresentabile.

      se mai si può notare come il femminismo abbia creato una società in cui molti maschi non conosceranno neanche un abbraccio di una femmina in vita loro. i vari forum incel me li sono visti e leggere di uno che a 50 anni non è mai stato abbracciato (figuriamoci un bacio) mi ha fatto riflettere un attimo

      femminismo e tradizionalismo religioso, alla fine, sono la stessa cosa. cambiano i termini e le litanie, ma se guardi è solo un opprimere in modi differenti. i religiosi usano un libro editato nei millenni. le femministe usano la totale malafede ed ignoranza per i propri tornaconti.
      entrambi poi pagano pegno.
      i primi in un limitante e castrante ciclicità usata da un gruppo guida “depravato” dal potere stesso.
      le seconde in un puro vuoto, basato sul “materiale”, che non riesce ad essere ripagato in nulla. è la tragedia del deperire nella follia.

      e forse entrambi i gruppi, sono un’ottima lezione per i maschi: insegnano come NON vivere.

      vivere da MGTOW, realizzando il non vivere di religiosi e femministe, permette agli mgtow di trarne un prezioso insegnamento: vivere accettando l’amarezza, la durezza e le ingiustizie della vita, con le eterne difficoltà e non cedere. tutti elementi che femminismo appioppa ai maschi rimanendo nel loro guano, mentre per i religiosi appioppano al dio “che mette alla prova o perchè ha altri piani o perchè il demonio”.
      belle storielle per cretini per le loro insulse vite.

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  6. comunque la cosa paradossale è che molte misandriche sono pure sposate e corteggiate da tanti maschietti… bisognerebbe capire da cosa nasca questo zerbinume maschile che addirittura arrivare a sposarsi una misandrica.
    Se ci fai caso sono pochissime le femministe zitelle.

    per dire, Valerie Solanas era pure prostituta, e quindi si suppone che di uomini ne avesse trovati abbastanza.

    ma penso che quasi tutte le femministe anche degli anni Settanta e le suffragette fossero sposate… le suffragette sicuramente lo erano tutte, ma pure quelle degli anni Settanta, ad eccezione forse delle lesbiche dichiarate… pochissime, comunque

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    1. si sta cosa delle femministe che sono fidanzate/sposate è di un’ironia tragica unica… perchè dimostra come ci siano maschi che pur di avere una femmina sono disposti a relazionarsi con quegli scarti umani, le femministe… ed essere trattati come merde pur di avere a che fare con una lei. che è lo scarto del peggio.
      e qui si è oltre il zerbinismo o l’essere simp o cuck.
      è proprio un cedere… un arrendersi.
      tutto “pur di” arrivare ad una lei.

      è la tragedia maschile che MGTOW deve cercare di cancellare per sempre.
      lotta utopica… ma forse il futuro…

      e la questione prole femminista è, poi, una cosa rivoltante che mi manda ai pazzi.
      le femministe non dovrebbero figliare.
      tuttavia per colpa di zerbini/cuck/simp, queste sgravano senza problema.
      …ed ovviamente poi… giù a frignare vittimismo in tutte le salse.
      e non m’invento nulla. basta farsi un giro per tutti i blog di quel tipo… o sui vari social network per aver conferma di quanto scrivo. c’è da vomitare a leggerli.

      spero solo che quei bambini abbiano la forza di salvarsi da quegli esseri orribili.
      anche se, capita, di leggere di alcuni di questi che si suicidano. e non mi stupisce per nulla.

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  7. si sta cosa delle femministe che sono fidanzate/sposate è di un’ironia tragica unica… perchè dimostra come ci siano maschi che pur di avere una femmina sono disposti a relazionarsi con quegli scarti umani, le femministe… ed essere trattati come merde pur di avere a che fare con una lei. che è lo scarto del peggio.
    e qui si è oltre il zerbinismo o l’essere simp o cuck.
    è proprio un cedere… un arrendersi.
    tutto “pur di” arrivare ad una lei.

    è la tragedia maschile che MGTOW deve cercare di cancellare per sempre.
    lotta utopica… ma forse il futuro…

    e la questione prole femminista è, poi, una cosa rivoltante che mi manda ai pazzi.
    le femministe non dovrebbero figliare.
    tuttavia per colpa di zerbini/cuck/simp, queste sgravano senza problema.
    …ed ovviamente poi… giù a frignare vittimismo in tutte le salse.
    e non m’invento nulla. basta farsi un giro per tutti i blog di quel tipo… o sui vari social network per aver conferma di quanto scrivo. c’è da vomitare a leggerli.

    spero solo che quei bambini abbiano la forza di salvarsi da quegli esseri orribili.
    anche se, capita, di leggere di alcuni di questi che si suicidano. e non mi stupisce per nulla.

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